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Città del Messico (Agenzia Fides) – La decima Carovana delle madri dei migranti centroamericani scomparsi si è conclusa lo scorso 7 dicembre con un lieto fine: in questa occasione, dopo 17 giorni di viaggio, il gruppo di 40 madri ha concluso la sua missione ritrovando 9 giovani migranti di cui si erano perse le tracce da molto tempo.
In una nota inviata dagli organizzatori della marcia a Fides vengono riportate vicende emblematiche come quelle di Delmi María Valle Zúñiga - che ha potuto riabbracciare dopo 16 anni suo figlio José Valle – e di Maria Luisa Herrera Hernández, che da tre anni aveva perso ogni contatto con la sua famiglia, ed è stata ritrovata dalla Carovana a Tapachula.
A spingere alla migrazione e alla fuga tante persone giovani – riferisce nella nota Martha Sanchez, una delle responsabili del Movimento Migrante Mesoamericano "sono i livelli di violenza, corruzione e impunità che alimentano una spirale dove le vittime sentono di non avere nessuna possibilità di ottenere giustizia”.
A animare l’iniziativa della “Carovana della speranza” sono madri provenienti da Guatemala, Honduras, El Salvador e Nicaragua. (Vedi Fides 17/10/2012). Nel 2013, la Carovana aveva rivolto un appello pubblico alla società messicana, per riaffermare con forza che “Gli stranieri non sono delinquenti” (Vedi Fides 12/12/2013).
"Sono ormai 10 anni” ricorda Maria Luisa Herrera Hernández “che si svolgono carovane come quella appena conclusa, realizzate da madri che vengono in Messico nella speranza di ritrovare lungo il tragitto i loro cari scomparsi. Un gesto con cui loro continuano anche “a denunciare la violenza subita dai migranti in Messico".
(CE) (Agenzia Fides, 13/12/2014)
