AMERICA/NICARAGUA - Timori per la costruzione del Canale: “Non vi lasciamo soli” assicura il Vescovo di Granada

lunedì, 24 novembre 2014

Granada (Agenzia Fides) – Cresce la preoccupazione per l'inizio della costruzione del canale interoceanico, tra il Pacifico e l'Atlantico, fissata per il 22 dicembre, che allontanerebbe dalla loro terra migliaia di contadini, arrecando gravi danni all’ambiente (vedi Fides 17/11/2014). I leader delle diverse comunità del dipartimento di Rivas si sono incontrati con il Vescovo di Granada e Segretario della Conferenza Episcopale del Nicaragua, Sua Ecc. Mons Jorge Solórzano Pérez, mentre a Masaya quasi tutta la popolazione si è riunita per affrontare la questione.
“Desideriamo chiarire la situazione, che alcuni manipolano dicendo che vogliamo un prezzo migliore: non è vero, nessuno di noi vuole vendere le sue proprietà” ha detto Roger Guido, di Santo Domingo Piche, uno dei partecipanti alla riunione con Mons. Solorzano. Alberto Lopez, venuto da Esquipulas, Moyogalpa (Isola di Ometepe), ha descritto al Vescovo la situazione nell'isola: "Molte persone stanno arrivando ai centri sanitari e agli ospedali con i nervi distrutti, con problemi di pressione e di cuore, da quando hanno visto i funzionari della società cinese incaricata dei lavori, prendere le misure delle loro proprietà. Preoccupa che la gente cominci a pensare a come difendere la propria terra, perfino con la propria vita. Ecco perché è importante che la Chiesa si esprima a favore dei più abbandonati e ci dia una speranza" ha detto Lopez.
Mons. Solórzano nel suo intervento ha assicurato: "siamo con voi e non vi lasciamo soli". Quindi ha detto che preparerà un comunicato, dopo essersi incontrato con tutti i sacerdoti e i parroci della sua diocesi. La riunione popolare svoltasi a Masaya, secondo la nota inviata a Fides da una fonte locale, ha evidenziato che il governo non informa la gente sulla situazione reale temendo le reazioni, e che i lavori del canale non daranno certo lavoro alle popolazioni locali, in quanto gestiti dai cinesi. (CE) (Agenzia Fides, 24/11/2014)


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