AMERICA/COLOMBIA - “Non distruggere la speranza dei colombiani”: la richiesta di proseguire i colloqui di pace

venerdì, 21 novembre 2014

Popayan (Agenzia Fides) – Il Presidente colombiano, Juan Manuel Santos, ha annunciato personalmente ieri sera che sono stati attivati i protocolli per la liberazione dei quattro militari e di un civile rapiti dalle FARC e che, subito dopo la loro liberazione, i membri del governo torneranno a L'Avana per continuare il processo di pace (vedi Fides 18/11/2014). La nota inviata da radio Caracol all’Agenzia Fides riferisce che, dopo un incontro con le comunità indigene a Popayan, Valle del Cauca, il Presidente ha annunciato: "appena vedrò gli ostaggi liberati, darò istruzioni ai negoziatori di tornare a L'Avana". Al momento del rapimento infatti il Presidente aveva sospeso i colloqui di pace.
Il Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia, l’Arcivescovo di Tunja Sua Ecc. Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, il 19 novembre ha fatto una dichiarazione, inviata anche all’Agenzia Fides, in cui chiede al Presidente Santos di continuare il processo di pace con queste parole: "Invito il Presidente a riflettere, perché non deve lasciare che la speranza dei colombiani vada in frantumi, come un piatto di ceramica lanciato dal quinto piano". Mons. Castro Quiroga aveva anche ribadito il sostegno della Chiesa al governo per continuare al più presto i dialoghi di Pace.
Riferendosi alle popolazioni indigene visitate, il Presidente Santos ha rilevato che "sono quelle che hanno sofferto di più le conseguenze della guerra", quindi c’è un grande desiderio nella zona di poter restaurare la pace in Colombia. Santos ha inoltre annunciato da Popayan la firma di un decreto presidenziale per una efficace protezione e la sicurezza giuridica dei territori occupati dalle popolazioni indigene ancestrali. (CE) (Agenzia Fides, 21/11/2014)


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