AFRICA/CONGO RD - Revisione costituzionale: Kinshasa guarda con attenzione quello che accade a Ouagadougou

lunedì, 3 novembre 2014

Kinshasa (Agenzia Fides) - Gli avvenimenti in Burkina Faso, dove il Presidente Blaise Compaoré è stato costretto a cedere il potere dopo 27 anni di governo ininterrotto, sono seguiti con attenzione in tutta l’Africa, e in particolare in quei Paesi dove è in atto il tentativo (come quello tentato da Compaoré e poi fallito) di modificare la Costituzione per permettere al Capo di Stato in carica di ottenere un terzo mandato presidenziale.
È il caso della Repubblica Democratica del Congo, dove il Presidente Joseph Kabila ha proposto di emendare l’articolo 220 della Costituzione per potersi presentare di nuovo alle elezioni del 2016. Il suo progetto ha suscitato le vive proteste dell’opposizione, della società civile, della Chiesa locale (vedi Fides 17/9/2014) e di alcuni Paesi stranieri (come Stati Uniti e Germania).
Anche tra i deputati della coalizione che sostiene Kabila c’è che si oppone alla revisione costituzionale, come l’onorevole Jean-Claude Muyambo, originario di Kolwezi nel Katanga, la provincia meridionale congolese famosa per il tentativo secessionista degli anni ’60, ricca di rame e cobalto. Nel corso di una visita in Sudafrica, Muyambo ha affermato che la RDC ha bisogno di istituzioni stabili e democratiche, e che la revisione costituzionale le mette a rischio. “I sudafricani stanno per effettuare ingenti investimenti nel nostro Paese. Se ci saranno dei disordini, i loro investimenti si volatizzeranno” ha avvertito.
Secondo una nota inviata all’Agenzia Fides, i responsabili della prigione centrale di Kinshasa hanno sequestrato i televisori posti nelle celle per impedire ai detenuti di seguire gli avvenimenti a Ouagadougou, nel timore di fomentare rivolte. Una delegazione della maggioranza presidenziale era nella capitale del Burkina Faso per osservare la strategia del Presidente Compaoré per imporre la revisione costituzionale. Una missione superata dagli avvenimenti. (L.M.) (Agenzia Fides 3/11/2014)


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