AMERICA/MESSICO - Le famiglie degli studenti scomparsi dal Presidente, Papa Francesco invita a pregare

giovedì, 30 ottobre 2014

Chilpancingo (Agenzia Fides) – "Oggi vorrei fare una preghiera e portare vicino al nostro cuore al popolo messicano, che soffre la scomparsa dei suoi studenti, e molti problemi simili. Che il nostro cuore di fratelli sia vicino loro in preghiera in questo momento": queste le parole di Papa Francesco pronunciate ieri, 29 ottobre, all’udienza generale del mercoledì. Il Santo Padre si unisce così al popolo messicano che continua a vivere con angoscia la vicenda degli studenti rapiti (vedi Fides 10/10/2014). Nel frattempo la comunità cattolica di Iguala, Guerrero, ha organizzato una marcia per la pace e una veglia di preghiera nelle parrocchie.
Secondo una nota pervenuta all’Agenzia Fides, i familiari dei 43 studenti rapiti sono a Città del Messico per incontrare il Presidente della Repubblica, Peña Nieto, e chiedere risposte chiare sulla vicenda. Il Procuratore generale ha parlato ieri riguardo ai corpi ritrovati nelle fosse comuni a Cocula (a 30 minuti da Iguala), dicendo che le autorità e la polizia scientifica stanno ancora indagando per appurare con certezza l’identità dei cadaveri. Secondo la radio e la tv messicana, testimoni del luogo avevano segnalato alle forze dell’ordine che un gruppo di uomini armati aveva gettato dei corpi nella discarica di Cocula, senza poterne verificare l’identità. (CE) (Agenzia Fides, 30/10/2014)


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