AMERICA/BOLIVIA - Il 50% dei bambini che nascono con il morbo di Chagas non riceve alcuna cura medica

venerdì, 24 ottobre 2014

La Paz (Agenzia Fides) - Il morbo di Chagas è una malattia infettiva trasmessa dalla puntura di cimici di diverso genere. Provoca dolori di stomaco, cardiopatie ed è anche causa di morte. In Bolivia la metà dei bambini che risultano contagiati da Chagas congenito non riceve alcuna cura perché, per problemi di natura culturale, i genitori si oppongono. In aiuto a questa emergenza, l’ambasciata brasiliana ha appena donato 30 mila farmaci per 250 bambini nati con la malattia. Secondo il responsabile del Programma Nazionale del morbo di Chagas del Ministero della Sanità, nel 2013 sono state poste sotto controllo 67.327 donne incinte. Di queste 19.327 sono risultate positive alla malattia. L’esame è stato fatto anche su 15.055 bambini nati nella regione del Chaco, tra questi 232 sono risultati positivi e solo 130 hanno ricevuto i farmaci. Vale a dire che circa il 50% dei piccoli affetti da Chagas congenito non accede alle cure.
In alcune piccole comunità del Chaco i genitori si rifiutano di firmare il consenso perché temono per la vita del bambino. Attualmente le autorità sanitarie locali si sono impegnate nella diffusione di informazioni sulla malattia con l’obiettivo che le mamme inizino a fidarsi della medicina e permettano ai loro figli di ricevere le cure. Secondo i dati del Programma Nazionale per il morbo di Chagas, in Bolivia dal 2006 fino ad oggi sono stati registrati 2.581 casi tra bambini da uno a cinque anni, 23.544 nella fascia di età tra 5 e 15 anni e in 58.580 persone con oltre 15 anni. Il Governo realizza campagne di prevenzione nelle zone endemiche del Paese che sono i dipartimenti di Cochabamba, Tarija e Chuquisaca. (AP) (24/10/2014 Agenzia Fides)


Condividi: