AFRICA/ZAMBIA - Il contributo della Chiesa alla crescita della nazione a 50 anni dall’indipendenza

giovedì, 23 ottobre 2014

Lusaka (Agenzia Fides) - “La Chiesa cattolica è parte integrante della società dello Zambia, condividendo le gioie e le sofferenze della nazione. Per questo è tenuta in grande rispetto e la sua influenza è cresciuta, grazie alla sua guida e alla sua voce profetica” scrive all’Agenzia Fides p. Bernard Makadani Zulu, Direttore delle Pontificie Opere Missionarie dello Zambia, in occasione dei 50 anni dell’indipendenza nazionale.
La Chiesa ha dato, e continua a offrire, un contributo fondamentale alla crescita materiale e spirituale del Paese. Nel campo sanitario per esempio la Chiesa tramite i suoi 17 ospedali, 38 centri sanitari rurali e diversi programmi comunitari di base, fornisce il 40% delle cure sanitarie del Paese. Anche il programma che ha permesso allo Zambia di ridurre l’incidenza dell’Aids ha avuto un forte supporto da parte della Chiesa. Come ricorda p. Bernard, “la Chiesa si è presa cura in primo luogo dei poveri, offrendo assistenza a oltre 200.000 persone che vivono con l’Hiv/Aids e ad oltre 100.000 bambini resi orfani dal virus”.
Importante anche il contributo della Chiesa nel campo educativo (dalle scuole rurali a quelle di città, considerate tra le migliori del Paese) e in quello dello sviluppo economico. Tra l’altro la Chiesa ha promosso l’affermazione dell’agricoltura organica e sostenibile.
La comunità cattolica in questi 50 anni è diventata autosufficiente come personale ecclesiale, grazie alla numerose vocazioni sacerdotali e religiose, al punto che missionari zambiani sono stati inviati in Nigeria, Rwanda, Camerun, Paraguay, Italia, Usa, Inghilterra.
Nel coniugare il passato con il futuro p. Bernard indica, tra le sfide future cui dovrà far fronte la Chiesa, il divario tra ricchi e poveri, la diffusione della stregoneria e del satanismo (delle persone sono state uccise a causa di queste credenze) e l’alcolismo. Per farvi fronte la Chiesa deve essere capace di approfondire la fede, accrescere l’indipendenza economica e promuovere l’evangelizzazione anche attraverso l’uso dei vecchi e nuovi media (radio, televisione, internet). (L.M.) (Agenzia Fides 23/10/2014)


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