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San Salvador (Agenzia Fides) – Mons. Gregorio Rosa Chavez, Vescovo ausiliare di San Salvador, si è espresso sull’istituzione del “Consiglio nazionale per la sicurezza dei cittadini”. Nel complesso, ha detto il Vescovo parlando domenica 5 ottobre dopo la Messa, l'iniziativa è stata molto ben accolta, malgrado alcuni siano dubbiosi e altri fiduciosi, tuttavia la strada non sarà facile.
“Si tratta di un organismo pluralista, di consenso, permanente, indipendente e inclusivo, di dialogo. E' autonomo ma coordinato con il governo – ha specificato il Presule -. Abbiamo già fatto qualcosa di incredibile quando siamo riusciti a mettere fine alla guerra attraverso il dialogo e la consultazione, perché non ripetere questa esperienza? I protagonisti ci sono, e possono rendere possibile questo miracolo".
Della creazione di un "Consejo Nacional de Seguridad Ciudadana" i mass media locali stanno parlando da tempo, ma solo negli ultimi giorni è venuta la conferma del sostegno di organismi internazionali come l'Organizzazione degli Stati americani (OEA) e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). Come riferisce la nota inviata a Fides da una fonte locale, per Mons. Rosa Chavez il riconoscimento internazionale è importante in quanto comporta anche un sostegno attraverso il finanziamento, che molte volte è quello che rallenta o blocca i processi.
Il Vescovo ha fatto appello a tutti i gruppi sociali per la riuscita dell’iniziativa, riconoscendo che la novità è la partecipazione degli imprenditori: "l'impresa privata deve fornire posti di lavoro per le persone che sono state emarginate, ciò consente di salvare i giovani che sono immersi nella violenza". La bande presenti a El Salvador da marzo 2012 si sono impegnate in una tregua (vedi Fides 15/05/2013), che inizialmente ha ridotto da 14 a 5 il numero medio di omicidi al giorno. Tuttavia da gennaio 2014 il numero delle vittime è in aumento, arrivando a 10 al giorno. (CE) (Agenzia Fides, 07/10/2014)
