ASIA/FILIPPINE - L’accordo di pace approda al Congresso, ma “la strada è ancora lunga”

venerdì, 12 settembre 2014

Manila (Agenzia Fides) – L’accordo di pace tra il governo di Manila e i ribelli musulmani del Moro Islamic Liberation Front (MILF), che traccia la nuova entità amministrativa “Bangsamoro” sull’isola di Mindanao (Filippine Sud), è approdato al Congresso filippino che dovrà esaminarlo e ratificarlo. Poi passerà alla lettura del Senato. Il Presidente Benigno Aquino jr ha ribadito la sua volontà perché la bozza di accordo – raggiunto dopo lunghe trattative con il MILF – venga approvato ed entri in vigore. Ma, secondo il missionario del PIME p. Sebastiano D’Ambra, iniziatore del movimento interreligioso “Silsilah” a Mindanao, “la strada è ancora lunga”. Infatti, dice D’Ambra a Fides, “già circolano numerose obiezioni e sembra che nel Congresso il testo non avrà vita facile. Il governo ha creato una Commissione di esperti e parlamentari che dovrà esaminarlo nei dettagli”.
Il cammino verso l’entrata in vigore è quindi ricco di insidie e presenta diverse incognite, dice il missionario: “C’è la presenza dell’altro storico movimento islamico, il Moro National Liberation Front (MNLF), che rivendica spazio e presenza, in un accordo che si vorrebbe maggiormente inclusivo. Inoltre c’è il gruppo radicale dei ‘Bangsamoro Freedom Fighters’, che lo rifiuta perché vorrebbe un’entità spiccatamente islamica e potrebbe innescare nuova violenza. Anche nell’opinione pubblica a Mindanao le riserve sono tuttora forti”. Inoltre “il presidente Aquino sta vivendo un momento politico non troppo felice: alcuni stanno cercando di coinvolgerlo in casi di corruzione” ricorda p. D’Ambra. Cristiani e musulmani di “Silsilah”, conclude, “sperano e pregano per una pace durevole e definitiva, nel rispetto di tutte le religioni ed etnie presenti a Mindanao”. (PA) (Agenzia Fides 12/9/2014)


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