AFRICA/CONGO RD - Smarrimento per la scomparsa, a pochi mesi l’uno dall’altro, dei due ufficiali che hanno sconfitto l’M23

martedì, 2 settembre 2014

Kinshasa (Agenzia Fides) - “Ci sentiamo orfani per la morte del generale Lucien Bahuma Ambamba che ha tenuto alto il vessillo delle forze armate congolesi” afferma un comunicato inviato all’Agenzia Fides dalla società civile del Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, sulla morte del comandante Bahuma, che aveva guidato l’esercito congolese nella vittoriosa offensiva contro il gruppo di guerriglia M23 (vedi Fides 6/11/2013).
Il generale è morto “per arresto cardiaco” in un ospedale sudafricano dove era stato trasportato d’urgenza dall’Uganda, dove è stato colpito da un infarto mentre partecipava ad una riunione con i suoi parigrado ugandesi . La sua scomparsa avviene a qualche mese dall’uccisione in un agguato del colonnello (poi generale a titolo postumo) Mamadou Ndala, Comandante della Brigata URR (Unità di Rapida Reazione, vedi Fides 15/1/2014). La società civile chiede un’inchiesta per chiarire le circostanze della morte dell’alto ufficiale, la cui competenza verrà a mancare mentre l’est della RDC si deve ancora confrontare con la presenza di diversi altri gruppi armati che minacciano la popolazione.
Tra questi c’è l’ADF-Nalu, un gruppo di origine ugandese che, secondo fonti di Fides, ha intensificato a fine agosto i raid contro alcuni villaggi nel territorio di Beni. Le stesse fonti segnalano inoltre che alcune centinaia di ex combattenti dell’M23 e dell’FDLR che si erano arresi ed erano stati rimpatriati in Rwanda, sono stati inseriti nelle file dell’ADF-Nalu.
Un altro comunicato giunto a Fides denuncia infine il rapimento di un professore e del Segretario Generale accademico dell’Università del Kivu di Goma. I due accademici sono stati prelevati su un bus della linea che collega Goma a Butembo, dove si stavano recando per assistere ai funerali di un professore dell’Università cattolica del Graben. Secondo la nota, si tratterebbe di un rapimento “mirato” dopo quello messo a segno nei confronti di un pastore di una comunità evangelica la scorsa settimana. (L.M.) (Agenzia Fides 2/9/2014)


Condividi: