VATICANO - IL PAPA AI VESCOVI DI BURKINA FASO E NIGER: "EVANGELIZZARE E' UNA MISSIONE FONDAMENTALE DELLA CHIESA. L'ANNUNCIO DEL VANGELO NON SI PUÒ REALIZZARE PIENAMENTE SENZA IL CONTRIBUTO DI TUTTI I CREDENTI"

mercoledì, 18 giugno 2003

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Ricevendo martedì 17 giugno i Vescovi della Conferenza Episcopale del Burkina Faso e Niger, in visita ad limina Apostolorum, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha lanciato un nuovo appello alla Comunità internazionale "affinché manifesti concretamente e in modo duraturo il suo sostegno alle popolazioni provate del Sahel". Infatti le difficili condizioni climatiche dell'area e la progressiva desertificazione, provocano povertà e disperazione tra la gente. Malgrado ciò "la vitalità missionaria delle vostre Chiese diocesane si è potuta esprimere in molteplici modi" ha detto il Papa, ricordando il recente Centenario dell'Evangelizzazione del Paese africano, celebrato nel 2000. "Rendendo grazie insieme a voi per il lavoro paziente e audace dei primi missionari, aiutati da valorosi catechisti, incoraggio i Pastori e i fedeli a mostrarsi loro degni successori - ha detto il Santo Padre -, facendo nascere e vivere comunità cristiane sempre più gioiose e attraenti, segni di comunione e di fraternità".
Giovanni Paolo II ha quindi sottolineato che "Evangelizzare è una missione fondamentale della Chiesa" e "l'annuncio del Vangelo non si può realizzare pienamente senza il contributo di tutti i credenti, a tutti i livelli della Chiesa particolare". Tra le priorità dell'evangelizzazione il Papa ha quindi indicato lo sviluppo di una "coscienza missionaria nel cuore di ogni credente" e l'inculturazione, "affinché la Chiesa possa incarnare il Vangelo nelle diverse culture". La vitalità e la testimonianza delle Comunità cristiane di base testimonia l'impegno della Chiesa nella pastorale dell'inculturazione, occorre tuttavia essere attenti ad alcune sfide che le minacciano: il ritorno a pratiche antiche, la difficoltà a considerarsi membri della stessa famiglia salvata da Cristo, i pericoli della civiltà moderna che indeboliscono i legami familiari. "I cristiani hanno bisogno di trovare forze nuove per superare gli ostacoli all'annuncio del Vangelo e per lavorare efficacemente alla sua inculturazione: è essenziale che la loro fede sia sempre più saldamente fondata ed educata" ha raccomandato il Papa.
Aiutare i laici a prendere coscienza del loro ruolo nella Chiesa, promuovere la dignità del matrimonio cristiano, assistere le famiglie nell'educazione dei figli, preparare i giovani fidanzati al matrimonio, curare la formazione dei candidati al sacerdozio, coltivare il dialogo con l'Islam: queste alcune priorità pastorali indicate dal Papa, che ha anche ricordato "le condizioni difficili" in cui sono spesso chiamati ad esercitare il ministero i sacerdoti ed ha lodato la vicinanza dei loro Pastori. Soddisfazione è stata anche espressa dal Santo Padre per l'invio di sacerdoti e laici missionari nelle vicine Chiese locali: "Auspico che lo spirito di comunione così creato... conferisca un nuovo slancio missionario alle vostre comunità diocesane e le conservi nell'audace desiderio di far germogliare il Regno di Dio".(S.L.) (Agenzia Fides 18/6/2003 - Righe 35; Parole 451)


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