AMERICA/STATI UNITI - Solidarietà delle Chiese per l’emergenza umanitaria dei bambini immigrati

sabato, 28 giugno 2014

Laredo (Agenzia Fides) – “Alla fine di settembre potrebbero raggiungere 90.000 i ragazzi centroamericani e messicani, immigrati senza documenti, che arrivano nella nostra città di Laredo e a quella di Brownsville, in Texas”: lo ha detto ieri il Vescovo della diocesi di Laredo, mons. James Anthony Tamayo alla fine di un incontro con altre autorità religiose della zona. Come appreso da Fides, l'incontro è stato organizzato proprio per questa emergenza umanitaria che se vive in Texas: nel 2014 sono ormai 47.000 i minori non accompagnati, cioè bambini e adolescenti fino a 17 anni, senza la compagnia di un adulto (vedi Fides 5/06/2014 e 24/06/2014).
“E' una reale emergenza per la quantità. Sono tanti, oltre alle migliaia di madri con bambini di appena quattro anni, che vivono in una situazione di estremo pericolo. Come cristiani nelle zone dove accade questo fenomeno migratorio, siamo chiamati ad aiutare”, ha detto Mons. Tamayo.
All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle comunità cristiane della zona: cattolici, metodisti, episcopaliani, evangelici ed altri. Insieme hanno chiesto gesti concreti di solidarietà ai fedeli perché, secondo la nota inviata a Fides, “non si sa quando finirà questo flusso migratorio che sta diventando un fenomeno critico”.
Il governo degli Stati Uniti sta compiendo sforzi per rispondere a questa “crisi umanitaria”, così definita anche dal presidente Obama. Un gruppo di coordinamento degli Stati Uniti, Canada, Messico, El Salvador, Guatemala, Nicaragua e Honduras, è impegnato in una azione massiccia per controllare (ognuno nelle proprie frontiere) il flusso di ragazzi e bambini soli che arrivano o viaggiano verso il Nord. Il gruppo ha stabilito di lanciare una campagna d'informazione per scoraggiare i viaggi. La campagna renderà noto che, una volta attraversata la frontiera, le autorità degli Stati Uniti non concedono a tutti un regolar permesso di soggiorno. Ogni paese poi si è impegnato a proteggere i bambini, in modo particolare in quelli che si spostano da soli. (CE) (Agenzia Fides, 28/06/2014)


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