ASIA/SIRIA - A Raqqa i jiahdisti dell'ISIL sequestrano le proprietà dei cristiani

lunedì, 2 giugno 2014

Raqqa (Agenzia Fides) – I miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL), formazione jiahdista sunnita che agisce sullo scenario del conflitto siriano, hanno confiscato nella giornata di domenica 1 giugno case e terreni appartenenti a famiglie cristiane nella zona di Ein al-Issa, l'area nella provincia di Raqqa abitata in prevalenza da cristiani armeni. Secondo fonti curde consultate dall'Agenzia Fides, i proprietari dei beni confiscati dagli islamisti sono stati costretti ad abbandonare l'area.
La città e l'area di Raqqa, nella Siria settentrionale, sono da lungo tempo sotto il controllo dei jihadisti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, che hanno già trasformato la principale chiesa armena del capoluogo in ufficio per la gestione degli affari islamici e per la promozione della sharia. L'Isil in passato ha anche organizzato azioni simboliche, come il rogo di Bibbie e libri cristiani. Ad affiliati di questa fazione viene attribuito il rapimento del gesuita romano Paolo Dall'Oglio, scomparso proprio a Raqqa all'inizio dello scorso agosto. All'inizio del 2014 altri gruppi armati di marca islamista si erano scontrati militarmente con i miliziani dell'ISIL, accusati anche da fonti indipendenti di imporre un regime oppressivo e violento a tutta la popolazione dell'area. (GV) (Agenzia Fides 2/6/2014).


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