VATICANO - Il saluto al Papa del Card. Filoni: impegnati per una Chiesa “in trasformazione missionaria”

venerdì, 9 maggio 2014

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – L’impegno a realizzare il “sogno” di Papa Francesco di una Chiesa “in trasformazione missionaria, in uscita missionaria”, ossia “di una Chiesa che arriva in ogni luogo, che ha il colore della gente in mezzo a cui sta, che vive la stessa condizione sociale della gente tra cui vive, che parla le lingue della gente del posto, che nutre speranze e soffre le stesse pene della gente che la compone, che annunzia a tutti la buona Notizia, che si fa prossima ad ogni religione che incontra e che annunzia la stessa pace di Gesù risorto”. Di questo impegno si è fatto interprete il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, parlando a nome dei Direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, che il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza, in occasione della loro Assemblea generale annuale, in corso a Roma.
Nel suo saluto al Papa, il Card. Filoni ha ricordato l’intuizione della Venerabile Pauline-Marie Jaricot, da cui nacquero le Pontificie Opere Missionarie: “chi si trova negli avamposti più lontani dell’evangelizzazione ha bisogno di due sostegni: la preghiera, sintesi altissima di amore per l’annuncio del Vangelo, e il sostegno materiale”. Qualche anno dopo, Santa Teresa del Bambino Gesù faceva del suo monastero il centro spirituale di partecipazione all’opera missionaria. Per questo, ha ricordato il Cardinale, le Pontificie Opere Missionarie si riuniscono in Assemblea, “perché il lavoro, la preghiera, l’amore per l’evangelizzazione, che ha trovato forma in tutto questo anno trascorso, e ha avuto il suo culmine nella Giornata Missionaria Mondiale di ottobre, arrivi concretamente alle Chiese più bisognose, alle giovani Chiese e alle Chiese in formazione, piccole o grandi che siano, vicine o lontane”.
Il Prefetto del Dicastero Missionario ha ricordato che, attraverso la loro offerta, i fedeli di tutto il mondo, “gente semplice, comune, spesso povera”, intendono consentire al Papa di dimostrare la sua sollecitudine per tutte le Chiese, quindi, facendosi interprete dei sentimenti dei presenti, ha manifestato il sostegno dei Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie alla missione che il Signore Gesù ha affidato al Vescovo di Roma, nella consapevolezza che il Papa “è il primo missionario della Chiesa di oggi, nella sequela di Gesù”. (SL) (Agenzia Fides 09/05/2014)


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