AMERICA/ARGENTINA - Riprende a Jujuy la campagna contro il consumo di droghe, un flagello per migliaia di giovani

mercoledì, 5 marzo 2014

Jujuy (Agenzia Fides) – Organizzata congiuntamente dalla diocesi di Jujuy e dalla fondazione "Manos Abiertas" riparte la campagna per combattere il consumo delle droghe. A Jujuy la prima campagna venne lanciata nel novembre 2010. La prima iniziativa di quest’anno è una conferenza dal titolo "Dipendenze dentro casa, cosa ci sfida?", che si terrà il 6 marzo nella scuola Nostra Signora dell'Orto, nella città di San Salvador de Jujuy.
Il programma della conferenza, cui tutti sono stati invitati, prevede l'intervento di Monsignor César Daniel Fernández, Vescovo della diocesi di Jujuy, che continua a promuovere attività per affrontare questo flagello, soprattutto alla luce degli orientamenti emersi dall’Assemblea 106 dei Vescovi Argentini, contenuti nel documento "Il dramma della droga e il narcotraffico". Un altro relatore sarà il sacerdote gesuita Fernando Cervera, uno specialista nel campo, che ha trascorso 20 anni lavorando per la prevenzione ed il trattamento, ed è Presidente della Pastorale delle Dipendenze dell'Arcidiocesi di Buenos Aires.
La nota inviata a Fides da una fonte locale, riferisce che la diocesi cerca di coinvolgere tutta la comunità ad impegnarsi per risolvere un problema sociale che riguarda tutti ma che si affronta malissimo nelle famiglie. In Argentina ci sono attualmente circa 180 mila tossicodipendenti della cosiddetta "droga dei poveri", ognuno dei quali "compra una media di 20 dosi al giorno", che costano 6 pesos ciascuna. Il PACO (PAsta base di COcaina) è la terza dipendenza nel paese, dopo alcol e dipendenza da farmaci.
Oltre a questi dati raccolti da Fides, aggiornati a novembre 2013, la Pastorale Nazionale per le tossicodipendenze che lavora a Buenos Aires, indica che il 10% della popolazione tra i 15 e i 64 anni consuma una droga, mentre il 15% degli adolescenti nei loro ultimi anni di studio nelle scuole medie, fanno uso della marijuana; cifra che sale al 30% solo nella periferia di Buenos Aires. Questa Pastorale evidenzia inoltre che "il paese manca di una politica pubblica globale" per affrontare questo problema. (CE) (Agenzia Fides, 05/03/2014)


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