OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - I Vescovi: urge una soluzione “veramente umana” per i rifugiati

sabato, 1 marzo 2014

Port Moresby (Agenzia Fides) – E’ necessario “dare una risposta autenticamente umana all’annosa questione de profughi e dei richiedenti asilo”. “I richiedenti asilo sono esseri umani che meritano rispetto e il riconoscimento della loro dignità”: è quanto afferma una nota della Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone, pubblicata in occasione della nuova crisi generatasi nel centro di detenzione per rifugiati nell’isola di Manus. Nella nota inviata a Fides dal p.Victor Roche SVD, Segretario Generale della conferenza, i Vescovi si dicono “costernati nell’apprendere dei recenti disordini nel centro di detenzione a Manus Island, con conseguente morti e feriti tra i richiedenti asilo. Desideriamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di un uomo iraniano che ha perso la vita e la nostra solidarietà con coloro che sembrano essere vittime della violenza”. La Conferenza episcopale insiste nel chiedere e a tutti gli attori coinvolti, soprattutto alle istituzioni, “una soluzione e una risposta veramente umana” al fenomeno di quanti fuggono da situazioni di pericolo o di conflitto nei paesi d'origine. Quando il “centro di detenzione” di Manus è stato riaperto, nel contesto di un accordo con il governo australiano, i Vescovi protestarono pubblicamente, affermando che era ingiusto, secondo la Costituzione della Papua,” “portare nel nostro paese e imprigionare le persone che non hanno violato le nostre leggi”. I Vescovi si dicono oggi preoccupati “per la retorica” che accompagna la questione, e ricordano che il Centro di Manus non rispetta gli standard internazionali, indicati dall’Onu. Per questo dicono al governo della Papua che “trattenere le persone contro la loro volontà non è una soluzione degna di una grande nazione, rispettosa dei diritti umani”. (PA) (Agenzia Fides 1/3/2014)


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