AFRICA/UGANDA - MISSIONARI NEL NORD UGANDA NON SI PIEGANO ALLE MINACCE DELL’ESERCITO DI LIBERAZIONE DEL SIGNORE: ESERCITO O BANDITI?

lunedì, 16 giugno 2003

Kampala (Agenzia Fides)- “Stiamo vivendo in una situazione di tensione altissima” dice all’Agenzia Fides Padre Tarcisio Pazzaglia, missionario comboniano che da anni opera nella zona di Kitgum, nel nord dell’Uganda. “Le minacce proferite il 12 giugno dal capo dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA) contro sacerdoti e missionari cattolici, non sono certo una novità: anche in altre occasioni abbiamo ricevuto minacce simili. Questa volta però alle parole stanno seguendo i fatti. I ribelli hanno creato in tutta la zona pesanti condizioni di insicurezza. Tutti, sacerdoti e la gente comune, quando affrontiamo un viaggio da un villaggio all’altro lo facciamo consapevoli che possiamo cadere in un’imboscata.”
“Accettiamo i rischi consapevoli che il nostro lavoro è indispensabile per il bene della gente” continua Padre Tarcisio “in questo momento ad esempio sto trasportando del materiale per una scuola della zona. Se non ci fossero i missionari e i volontari dell’AVSI, che trasportano il cibo rischiando la vita, la gente qui morirebbe di fame. I ribelli con il clima di paura che hanno instaurato, impediscono ai contadini di coltivare i campi. La situazione è destinata a peggiorare perché questo è il periodo della semina, e si rischia di non aver cibo per i prossimi mesi. Accogliamo, inoltre sempre nuovi profughi che cercano riparo in parrocchie e missioni per sfuggire alle violenze. È un flusso continuo che sembra non finire mai”.
Il conflitto che oppone forze governative ugandesi e ribelli del LRA non è solo uno dei tanti conflitti dimenticati dalla comunità internazionale, ma è una guerra della quale non se ne parla molto anche all’interno della stessa Uganda. “Quello che stupisce è constatare che gli abitanti del sud dell’Uganda ignorano quello che avviene qui al nord” dice Padre Tarcisio “i giornali locali non riportano con la dovuta enfasi le notizie relative alla guerra. Questo non fa altro che accrescere lo sconforto della gente che vive qui. E anche noi missionari alle volte ci viene in mente il Salmo10 che recita “Perché, o Signore, te ne stai lontano, ti tieni nascosto nei tempi di angustia?”
Da giorni l’LRA sta conducendo una serie di attacchi, con omicidi e rapimenti indiscriminati Ai primi di marzo l’LRA aveva dichiarato una tregua che però non è mai entrata in vigore. Formato soprattutto da membri dell’etnia Acholi, l’LRA combatte dal 1989 contro l’attuale presidente Yoweri Museveni che ha preso il potere nel 1986 rovesciando una giunta militare formata in gran parte da ufficiali Acholi. Gli ex militari di questa etnia rifugiatisi in Sudan hanno dato vita a diversi movimenti di guerriglia tra cui l’LRA. (L.M.) (Agenzia Fides 16/6/2003 righe 34 parole 449)


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