AMERICA/CILE - Anche la Chiesa cattolica del Cile si mobilita per aiutare i fratelli colpiti dal terribile maremoto del sudest asiatico: domenica 9 gennaio una colletta in tutte le parrocchie. La preziosa opera di monitoraggio della rete Caritas

mercoledì, 29 dicembre 2004

Santiago del Cile (Agenzia Fides) - La Chiesa cilena, in spirito di solidarietà fraterna e accogliendo l’appello lanciato da Sua Santità Giovanni Paolo II, ha indetto una Colletta in tutte le parrocchie della nazione a favore dei fratelli di Sri Lanka, India, Indonesia, Tailandia, Malesia, Maldive, Myanmar, Bangladesh e Somalia, colpiti dal maremoto che si è abbattuto sulle loro terre con una terribile forza devastante, il 26 dicembre.
La Colletta si estenderà per tutto il mese, fino al 30 gennaio, ma avrà come giornata centrale la domenica 9 gennaio. Sono già numerose le aziende e le singole persone che stanno facendo giungere le loro donazioni per questa azione umanitaria, al conto corrente attivato da Caritas Cile presso la Banca del Cile (000-00117-01). Il ricavato sarà trasmesso alla Caritas Internazionalis.
La Colletta cilena si unisce alla catena di solidarietà organizzata da Caritas India e Caritas Sri Lanka allo scopo di coordinare gli interventi in maniera di poter offrire risposte immediate alle necessità più urgenti. Oltre a mobilitare il personale per valutare gli effetti della tragedia, la rete Caritas, in comunicazione con le Caritas delle zone colpite e grazie alle informazioni fornite dai missionari che operano in quei luoghi, sta monitorando e valutando costantemente la situazione e rispondendo alle necessità delle vittime.
Inoltre Caritas India e Caritas Sri Lanka stanno lavorando all’evacuazione delle persone che sono ancora nelle zone colpite, nell’eventualità che possano ancora prodursi nuovi maremoti, e stanno realizzando attività di pronto soccorso e di attenzione psicologica alle persone che hanno perso i loro cari e i loro averi. Una nota informativa di Caritas India rende noto che sono state sfollate nella diocesi di Guntur circa 10mila persone, le quali sono alloggiate nelle parrocchie. Più di 9mila persone sono alloggiate nella diocesi di Nellore, dove quasi una ventina di paesi sono sommersi, e 8mila persone nella diocesi di Vijayawad, con 17 paesi sommersi. (R.Z.) (Agenzia Fides 29/12/2004 - righe 22, parole 313)


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