ASIA/INDONESIA - Il fondamentalismo islamico nelle aule di giustizia indonesiane: una situazione delicata per il nuovo governo

sabato, 30 ottobre 2004

Giacarta (Agenzia Fides) - “Come la neonata democrazia indonesiana saprà affrontare la questione della presenza di gruppi di fondamentalisti islamici nel paese si rivelerà nel processo aperto nei giorni scorsi al leader estremista Abu Bakar. E’ una prova importante per il nuovo governo e il nuovo sistema democratico”, afferma una fonte di Fides nella comunità cattolica indonesiana, commentando l’apertura del processo al leader radicale.
Bashir è accusato di essere il capo di una rete di militanti della Jemaah Islamiah, che si ritiene sia legata ad Al Qaeda, e l'ispiratore dei sanguinosi attentati di Bali (2002, oltre duecento morti), e del Marriot di Giakarta (2003, 12 morti). Se riconosciuto colpevole, Bashir rischia la pena di morte.
Secondo gli osservatori internazionali, il processo costituisce un vero e proprio test per mettere alla prova le promesse del nuovo presidente Susilo Bambang Yudhoyono, che si è impegnato ad usare il pugno di ferro contro l'estremismo islamico. Una pena troppo pesante contro Bashir, leader religioso carismatico, con molto seguito,però, rischia anche di innescare tensioni e violenze. Nei giorni scorsi, infatti,sono scesi in pizza a Gacarata migliaia di sostenitori di Bashir radunatisi davanti al tribunale al grido di “Allahu Akbar” (Dio è grande), fronteggianti da reparti di polizia in assetto da guerra.
Secondo le accuse “Bashir avrebbe progettato e fatto agire altre persone per compiere crimini terroristici, usando con determinazione la violenza o la minaccia di violenze per creare un'atmosfera di terrore e provocare una grande quantità di vittime”.
I suoi sostenitori ritengono invece Bashir vittima di un complotto americano; due partiti islamici che appoggiano in Parlamento il neopresidente indonesiano Yudhoyono hanno espresso solidarietà al religioso islamico.
“Il governo si trova ad operare in un fragile equilibrio: da una lato vuole mostrarsi duro nel combattere il fondamentalismo islamico. Dall’altro non vuole far esplodere nuove tensioni sociali. L’andamento e l’esito del processo a Bashir sarà molto importante e delicato per la vita della nazione”, conclude la fonte di Fides.
(PA) (Agenzia Fides 30/10/2004 Righe:28 Parole: 298)


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