ASIA/IRAQ - “Grazie Santo Padre per le sue parole di conforto che rafforzano la nostra speranza”

giovedì, 28 ottobre 2004

Baghdad (Agenzia Fides)- “I cristiani iracheni sono grati al Santo Padre per le sue parole di incoraggiamento che rafforzano la fede e la speranza di popolazioni così duramente provate” dice all’Agenzia Fides p. Nizar Semaan, sacerdote siriaco di Mosul, descrivendo le reazioni dei cristiani iracheni alle parole pronunciate da Giovanni Paolo II al termine dell’udienza di mercoledì 27 ottobre.
“La nostra storia di cristiani in Iraq è una storia di speranza” continua p. Nizar. “Siamo convinti che si riuscirà ad uscire dai tempi bui che stiamo vivendo. Un esempio? I cristiani che scappano non lo fanno in maniera definiva: non vendono case e attività. Ci si rifugia all’estero quando le minacce diventano insostenibili ma si vuole ritornare a vivere in Iraq. L’azione della Chiesa è improntata al dialogo e alla convivenza. Ci crediamo e abbiamo la speranza nel ritorno alla pace”.
Il Papa aveva si era rivolto alla popolazione irachena con queste parole: “Accompagno ogni giorno nella preghiera la cara popolazione irachena, intenta a ricostruire le Istituzioni del proprio Paese. Allo stesso tempo, incoraggio i cristiani a continuare con generosità ad offrire il proprio fondamentale contributo per la riconciliazione dei cuori”. Il Santo Padre ha anche ricordato la drammatica situazione degli ostaggi in Iraq: “Esprimo affettuosa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e alle sofferenze degli ostaggi e di tutti gli innocenti colpiti dalla cieca barbarie del terrorismo”. (L.M.) (Agenzia Fides 28/10/2004 righe 22 parole 250)


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