VATICANO - Il Papa all’Angelus: “Nella morte di Gesù s’incontrano l’apparente trionfo del male e la vittoria definitiva del bene; il momento più buio della storia e la rivelazione della gloria divina... La Croce di Cristo è per i credenti icona di speranza”

lunedì, 20 settembre 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “In quest’alba del terzo millennio, benedetta dal Grande Giubileo e ricca di tante potenzialità, l’umanità è segnata dallo sconvolgente dilagare del terrorismo. Il susseguirsi di atroci attentati alla vita umana turba ed inquieta le coscienze e suscita nei credenti la sofferta domanda che ricorre nei Salmi: "Perché, Signore? Fino a quando?".” Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ripreso questo drammatico interrogativo prima di recitare l’Angelus con i fedeli riuniti nel Palazzo Apostolico di Castelgandolfo domenica 19 settembre.
Dio ha risposto a questo angoscioso interrogativo che si sprigiona dallo scandalo del male con il sacrificio del proprio Figlio sulla Croce, ha proseguito il Papa. “Nella morte di Gesù s’incontrano l’apparente trionfo del male e la vittoria definitiva del bene; il momento più buio della storia e la rivelazione della gloria divina; il punto di rottura e il centro di attrazione e di ricomposizione dell’universo... La Croce di Cristo è per i credenti icona di speranza, perché su di essa si è compiuto il disegno salvifico dell’amore di Dio.” Infine il Santo Padre ha invitato a proseguire il cammino tenendo lo sguardo rivolto al Cristo crocifisso, “sostenuti dalla potenza della Risurrezione”. (S.L.) (Agenzia Fides 20/9/2004 - Righe 14; Parole 195)


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