AFRICA/SWAZILAND - Una nuova legge dichiara illegale la pratica dei matrimoni tra adulti e minorenni

lunedì, 1 ottobre 2012

Mbabane (Agenzia Fides) – Nello Swaziland è stata recentemente dichiarata illegale la pratica dei matrimoni tra uomini adulti e ragazze minorenni, accettata per secoli come norma sociale ma che negli ultimi anni è andata sempre più collegandosi con la diffusione dell’Hiv. Conosciuta in lingua swazi come “kwendizisa”, prima della promulgazione della “Legge sulla Protezione e Tutela dei Bambini” di quest’anno, tale pratica era considerata una “macchia” legale. Secondo la Costituzione del paese, del 2005, alcune pratiche erano infatti consentite se non in contrasto con le clausole costituzionali. Il matrimonio tra adulti e ragazze in pubertà era tollerato perché da sempre esistente, fino a quando nello Swaziland si è cominciato a registrare il tasso di prevalenza di Hiv più elevato al mondo. La dichiarazione di illegalità di questa pratica costituisce quindi una enorme vittoria per la sanità pubblica e soprattutto per i diritti delle ragazze, sempre più a rischio di contrarre l’Hiv. Infatti le adolescenti sposate rischiano il contagio a causa delle unioni poligame e delle violenze sessuali.
Nel paese, inoltre, le ragazze tendono ad avere pochi contatti con i propri coetanei, hanno una mobilità sociale molto limitata, bassi livelli di istruzione oltre che un limitato accesso ai mezzi di comunicazione. Di recente il Governo ha annunciato l’intenzione di rafforzare la Legge esistente e perseguire penalmente gli uomini che sposano le minorenni. La nuova legge penalizza anche i genitori e i tutori collusi con gli uomini adulti che organizzano matrimoni con bambine. I trasgressori rischiano pene detentive fino a 20 anni. L’elevata diffusione dell’Hiv è stata collegata anche ad altre pratiche sessuali ammesse nel paese, perché radicate nella vita tradizionale Swazi. (AP) (1/10/2012 Agenzia Fides)


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