ASIA/HONG KONG - Grande affluenza alle elezioni del Consiglio Legislativo - Passo avanti dei Democratici, affermazione dei partiti favorevoli a uno stretto legame con la Cina

lunedì, 13 settembre 2004

Hong Kong (Agenzia Fides) - Con un’inversione di tendenza rispetto ai sondaggi, che li davano largamente in vantaggio, nelle elezioni del Consiglio Legislativo svoltesi il 12 settembre, i Democratici di Hong Kong sono passati da 22 a 25 seggi nel Consiglio: un piccolo passo avanti, ma non il risultato sperato.
Secondo gli osservatori, i Democratici sono stati penalizzati da recenti scandali che hanno coinvolto alcuni membri del partito e da un complesso sistema elettorale che affida l’elezione della metà del Consiglio (in tutto 60 seggi) al voto diretto della gente, l’altra metà alle corporazioni (gruppi di professioni del commercio, turismo, finanza).
Il voto ha registrato un'affluenza record, pari al 55,6% dell’elettorato. Sui 30 seggi totali assegnati con l'elezione popolare i Democratici ne hanno conquistati 18 (ne avevano 17). Invece i partiti vicini a Pechino ne hanno ottenuti 12 (nel 2000 erano arrivati a sette). L'elettorato - affermano gli osservatori - ha privilegiato la stabilità e i
buoni rapporti con il governo centrale rispetto alle battaglie per i diritti umani e le libertà economiche. Complessivamente i partiti filo-Pechino hanno confermato i loro 34 seggi, i democratici si sono attestati a 25 (da 22), gli indipendenti ne hanno uno solo.
I Democratici confidavano in una forte avanzata dopo le tre imponenti manifestazioni pubbliche organizzate quest’anno, sui temi della difesa dei diritti umani, delle libertà civili, dell’autonomia rispetto a Pechino: il 1° luglio per l’anniversario dell’handover; il 4 giugno per il ricordo delle vittime di piazza Tiananmen; a gennaio per dire no alla legge sulla sicurezza nel territorio, che limitava molti libertà dei cittadini di Hong Kong. Ma gli incentivi economici offerti dal governo cinese prima del voto hanno convinto molti degli elettori a votare per i partiti vicini a Pechino.
La Chiesa cattolica dell’ex colonia britannica ha invitato i fedeli ad andare a votare e ha sempre sostenuto la massima partecipazione democratica dei cattolici. Mgr Joseph Zen, Vescovo di Hong Kong e alfiere dei diritti umani, ha ricordato che il voto è un dovere civile e ha esortato tutti a confidare nella Provvidenza e a guardare con fiducia il futuro di Hong Kong.
(PA) (Agenzia Fides 13/9/2004 lines 34 words 355)


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