VATICANO - “La missione prioritaria per la Chiesa del Congo è la promozione della riconciliazione, della giustizia e della pace”: iniziata la visita pastorale del Card. Filoni

lunedì, 2 luglio 2012

Kinshasa (Agenzia Fides) – “E' con grande gioia che mi trovo tra voi stamattina per questa celebrazione eucaristica, che segna l'inizio della mia visita apostolica nel vostro paese, bello e grande. Sono lieto di iniziare il mio soggiorno con questo momento intenso di preghiera e di comunione fraterna, al fine di affidare a Dio il programma dei prossimi giorni”. Con queste parole il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha iniziato la sua omelia domenica 1° luglio, presiedendo la Concelebrazione Eucaristica nella Cattedrale di Notre Dame du Congo, a Kinshasa, cui hanno partecipato tutti i Vescovi congolesi, il Nunzio Apostolico, Sua Ecc. Mons. Tito Yllana, autorità civili, oltre a religiosi, religiose e laici (vedi Fides 30/06/2012). Il Cardinale ha sottolineato: “Questa visita apostolica in terra congolese ha lo scopo di confermarvi nella fede. Vuole anche e soprattutto manifestare la vicinanza del Santo Padre, che vi porta nel suo cuore e nella sua preghiera”.
Commentando il vangelo della domenica, la guarigione dell’emorroissa e la risurrezione della figlia di Giairo, il Card. Filoni ha detto: “il vangelo di oggi insegna, in particolare, che Gesù ha potere non solo sulla malattia, ma anche sulla morte. Il miracolo della resurrezione della figlia di Giairo ha un valore didattico e pedagogico. Significa che Gesù è la Risurrezione e la Vita e che ha ricevuto da Dio Padre, il potere di dare la vita. Un altro insegnamento possiamo trarre dal racconto di Marco. L'intervento di Gesù viene sempre come risposta alla fede proclamata dai suoi interlocutori o suscita la loro fede”.
Quindi il Prefetto del Dicastero Missionario ha fatto alcune applicazioni sul piano sociale ed ecclesiale. “Sul piano sociale, la malattia e la morte che hanno indotto l'intervento di Gesù rappresentano tutti i mali e le tragedie di cui soffrono oggi i congolesi. Molti sono vittime di ingiustizie sociali, della violazione dei diritti umani, della violenza indiscriminata, di guerre incessanti e dell’insicurezza. I flagelli della povertà, delle malattie, dell'odio e della divisione sono una vera causa di sofferenza per gli individui e per le famiglie… Sul piano ecclesiale, la malattia e la morte rappresentano il nostro peccato personale e comunitario, i problemi morali e spirituali che affliggono la Chiesa e i comportamenti contrari alla nostra vocazione cristiana alla santità. Sono le gelosie che creano conflitti e divisioni all'interno delle comunità cristiane, il tribalismo, il nepotismo e tutto ciò che provoca il rifiuto dell’altro, la mancanza di fede sincera e di impegno che si traduce nella frequenza irregolare ai sacramenti, nel sincretismo religioso, nella frequentazione delle sette e nell'apostasia. Emerge in modo particolare la situazione problematica della famiglia, a causa della mancanza di rispetto della morale coniugale cattolica, della convivenza, del divorzio e della poligamia. Su tutte queste questioni la Chiesa-Famiglia nella Repubblica Democratica del Congo ha bisogno di conversione e di rinnovamento. Per voi, la voce di Gesù risuona ancora più forte: Talitha kum! Alzati! Lui vi invita ad un sussulto spirituale”.
Concludendo l’omelia, il Prefetto del Dicastero Missionario ha esortato: “Sì, Gesù vi invita a stare in piedi, pronti per la missione. Vi invita ad impiegare le vostre energie umane e spirituali per annunciare con coraggio e forza la Buona Novella della salvezza. Nel contesto attuale, la missione prioritaria per la Chiesa del Congo è, come abbiamo detto, la promozione della riconciliazione, della giustizia e della pace”. (SL) (Agenzia Fides 02/07/2012)


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