VATICANO - La Santa Sede condanna la violenza in Siria: violati diritti umani fondamentali, urge l’impegno al dialogo

sabato, 2 giugno 2012

Ginevra (Agenzia Fides) – “La Delegazione della Santa Sede condanna fermamente l’escalation degli atti di violenza in Siria e in particolare le recenti uccisioni ad El-Houleh. Questo massacro di innocenti, tra cui numerosi bambini, è particolarmente odioso e causa di grande dolore per il Santo Padre e per tutta la comunità cattolica, così come per la comunità internazionale che ha espresso la sua condanna unanime. Diritti umani fondamentali sono violati e il rischio di un'ulteriore escalation del conflitto richiede un impegno deciso di tutte le parti al dialogo con maggiore urgenza”. Sono le parole di condanna pronunciate dall’Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede all’Ufficio delle Nazioni Unite e Istituzioni specializzate a Ginevra, nel suo intervento di ieri, 1 giugno, alla Sessione speciale su "Il deterioramento della situazione dei diritti umani nella Repubblica Araba di Siria e le recenti uccisioni di El-Houleh".
Nel testo del suo intervento, di cui è pervenuta copia all’Agenzia Fides, l’Arcivescovo Tomasi rilancia “i ripetuti appelli di Sua Santità Papa Benedetto XVI per la fine della violenza e lo spargimento di sangue”, ed esorta “tutti i leader delle varie religioni, attraverso la preghiera e la collaborazione reciproca, ad impegnarsi a promuovere la pace per il bene di tutta la comunità”. In particolare, il Rappresentante della Santa Sede invita i cristiani “a perseverare nell'essere ponti di riconciliazione tra le varie comunità del paese”. Mons. Tomasi infine ricorda che “la violenza porterà solo altra violenza, morte e distruzione. Il piano di pace deve essere accettato e realizzato e la collaborazione della comunità mondiale deve offrire assistenza leale e costruttiva così da portare alla fiducia e ad un futuro di pace”. (S.L.) (Agenzia Fides 02/06/2012)


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