OCEANIA/AUSTRALIA - Campagna delle Pontificie Opere Missionarie dell’Australia per la popolazione etiope

giovedì, 26 aprile 2012

Sidney (Agenzia Fides) - Catholic Mission Australia ha appena lanciato il suo appello per il 2012 con il motto “Avevo fame e mi avete dato da mangiare”. La campagna verrà diffusa in tutte le parrocchie australiane nel corso dei prossimi mesi con l’obiettivo di sollecitare una risposta missionaria alle necessità, spirituali e materiali, delle persone colpite dalla grave crisi umanitaria che ha paralizzato l'Etiopia e il Corno d'Africa in seguito alla siccità e alla carestia. La campagna si ispira al versetto biblico di Matteo, e si incentra sul lavoro svolto in Etiopia da suor Maureen Elliott, australiana, delle Francescane Missionarie di Maria, e da padre Yisehak, un giovane prete etiope, entrambi esempi viventi di quello che i missionari fanno ogni giorno per raggiungere le persone che lottano per sopravvivere alla povertà e ai grandi disagi. Hanno vissuto presso le comunità locali nella carestia, dando loro cibo materiale e spirituale attraverso un programma giornaliero di alimentazione per i bambini presso la scuola cattolica locale, e un programma di monitoraggio e visite pastorali quotidiane nelle diocesi più remote del sud dell’Etiopia.
Il Direttore nazionale di Catholic Mission Australia, Martin Teulan, ha detto che “per chi vive in un paese ricco, è difficile immaginare che per milioni di bambini un semplice piatto di mais e fagioli sia il pasto quotidiano, e non sempre garantito. Fino a quando non è partito il nostro programma alimentare, molti non mangiavano per giorni. Con il sostegno di Catholic Mission, la risposta rapida della Chiesa cattolica locale a questa crisi ha salvato la vita di molte famiglie, procurando loro assistenza essenziale – aggiunge Teulan -. Tutti i membri della comunità, senza discriminazioni nè favoritismi ne stanno beneficiando. Lo spirito della comunità è fondamentale per garantire la riuscita del programma. Alcuni aiutano nella preparazione del cibo, altri lavorano presso le cliniche della scuola” conclude il Direttore Nazionale delle POM. (AP) (26/4/2012 Agenzia Fides)


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