OCEANIA/AUSTRALIA - I cattolici partecipino alla vita politica con discernimento, in vista delle elezioni federali del prossimo autunno - Un invito della Commissione Giustizia e Pace dopo il messaggio dei Vescovi australiani

venerdì, 23 luglio 2004

Brisbane (Agenzia Fides) - Partecipare attivamente alle imminenti elezioni federali, esercitando un buon discernimento: è l’invito rivolto ai fedeli cattolici dalla Commissione “Giustizia e Pace” della diocesi di Brisbane. Il necessario impegno e la presenza attiva dei cattolici nella vita sociale e politica, afferma la commissione in un comunicato giunto all’Agenzia Fides, è fondato sulla recente dichiarazione pubblica rilasciata dai Vescovi australiani, a conclusione della loro Assemblea plenaria del maggio scorso. “I fedeli devono cogliere ogni opportunità per essere direttamente coinvolti e analizzare questioni politiche e sociali alla luce del Vangelo”, ha detto a Fides Rick Sheehan, responsabile della Commissione.
La Commissione ha promosso la distribuzione di materiale stampato come il messaggio dei Vescovi, sottolineando le questioni chiave da valutare con discernimento cristiano: l’istruzione; il ruolo del paese sulla scena internazionale; la questione dei rifugiati e dei richiedenti asilo; la penuria d’acqua per le zone urbane e rurali.
In vista delle Elezioni federali, che nel novembre prossimo porteranno al rinnovo del Parlamento australiano, anche la Conferenza dei leader degli istituti religiosi ha lanciato una campagna dal titolo “Vota per il bene comune”, sottolineando come il concetto di “bene comune “ sia uno de capisaldi della dottrina sociale della Chiesa, e assicurarlo sia uno dei compiti più importanti del governo mentre, dicono i religiosi “numerose persone ne sono escluse a causa di disoccupazione, povertà, mancanza di casa ed altri fattori”.
Nel maggio scorso invece la Conferenza Episcopale dell’Australia ha diffuso un messaggio che offre indicazioni ai fedeli sul tema delle lezioni, dal titolo “Avere fede nella nostra democrazia: Costruire un’Australia migliore”.
I Vescovi hanno identificato le sfide più urgenti che il paese deve affrontare:
- costruire un cultura della vita, che è dono di Dio e responsabilità dell’uomo. I Vescovi si riferiscono al problemi relativi alla bioetica, aborto ed eutanasia;
- costruire un cultura dell’amore, rivalutando il matrimonio, la famiglia, l’attenzione per i fanciulli, contro ogni tipo di abusi sull’infanzia;
- costruire una cultura del conoscenza, puntando sulla qualità dell’istruzione;
- costruire una cultura della salute, migliorando i sevizi di assistenza sanitaria;
- costruire una cultura della riconciliazione, rivedendo la questione degli aborigeni nella società australiana;
- costruire una cultura dell’ospitalità, secondo criteri di accoglienza a migranti e richiedenti asilo;
- costruire una cultura della pace, attraverso l’impegno internazionale del paese;
- costruire una cultura della creazione, avendo cura dell’ambiente.
I Vescovi sottolineano di non voler sostenere direttamente nessun partito politico e che non intendono intaccare la libertà di scelta di ogni cittadino. Essi intendono incoraggiare i fedeli portando alla loro attenzione i temi e le questioni cruciali da illuminare con la luce della fede.
(PA) (Agenzia Fides 23/7/2004 lines 49 words 521)


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