AFRICA - Malaria: notevoli passi avanti nei paesi endemici ma serve maggiore impegno per sconfiggerla

giovedì, 16 dicembre 2010

Nairobi (Agenzia Fides) – Dall'ultimo Rapporto sulla malaria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato il 13 dicembre, risulta che, nel corso degli ultimi dieci anni, i programmi di controllo della malattia in Africa hanno registrato 200 mila morti in meno all'anno, e sono passati da 900 mila nel 2000 a 709 mila nel 2009. I casi di malaria stimati globalmente nel 2009 sono stati 225 milioni e la maggior parte dei decessi collegati alla malaria, il 91%, sono stati registrati in Africa. Nel rapporto emerge un notevole aumento della prevenzione e del controllo nei paesi più gravemente colpiti come Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania, dove si registra oltre il 40% dei decessi collegati alla malaria in Africa. Tra il 2008 e il 2010 le autorità sanitarie si sono impegnate per la tutela di 578 milioni di persone a rischio nell'Africa subsahariana, distribuendo zanzariere trattate con insetticidi a lunga durata (LLINs), test diagnostici universali per il trattamento di casi di malaria sospetti o la cura immediata con ACT dei casi confermati.
Nel 2010 si è verificata una riduzione del 50% rispetto a dieci anni fa dei casi di malaria confermati e dei decessi in 11 paesi africani, mentre in 32 dei 56 paesi fuori dall'Africa, dove la malattia è endemica, il calo è stato ancora più alto. L'Oms ha dichiarato che nel 2009 in Marocco e Turkmenistan la malaria è stata eliminata. Tuttavia, secondo gli esperti, nonostante siano stati fatti notevoli progressi, la copertura nei paesi africani rimane inferiore rispetto agli obiettivi internazionali per il 2010. A fronte di questi risultati positivi, in alcune parti dell'Africa, come Rwanda, Sao Tome e Principe, Zambia, il controllo della malaria è ancora precario e i paesi continuano ad essere contagiati. (AP) (16/12/2010 Agenzia Fides)


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