ASIA/HONG KONG - SACERDOTI VOLONTARI ENTRANO NEGLI OSPEDALI PER IMPARTIRE I SACRAMENTI AI MALATI DI SARS

venerdì, 16 maggio 2003

Hong Kong (Agenzia Fides) – Dopo un accordo raggiunto con le autorità ospedaliere dell’isola, la diocesi di Hong Kong ha messo a disposizione alcuni sacerdoti volontari per impartire i Sacramenti ai malati di Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome). I primi a svolgere questo delicato compito sono cinque sacerdoti scelti fra i 45 che si sono offerti per il rischioso servizio: gli altri 40 si dedicheranno a visitare le famiglie cattoliche e le persone in quarantena.
I sacerdoti “in prima linea” sono quattro del clero diocesano (Joseph Chan Wing-chiu, Luis Ho Siu-keung, Benedict Lam Cho-ming, Simon Li Chi-yuen) e il gesuita Marciano Baptista. Si sono sottoposti a una adeguata formazione presso il Caritas Medical Centnre sulle precauzioni da adottare nello svolgere il loro servizio e nel trattare con i pazienti.
Tutti hanno detto di non avere paura di restare contagiati. Padre Baptista, il primo a visitare un malato di Sars il 3 maggio scorso, ha detto: “La nostra presenza aiuta i malati ad andare avanti e costituisce un grande segno di speranza per loro. La paura maggiore che hanno è morire senza poter ricevere i Sacramenti della Riconciliazione e dell’Unzione degli Infermi”.
Il sacerdote ha raccontato di aver incontrato il paziente per 10 minuti, indossando il camice, mascherine e occhiali speciali, e di aver unto il malato con l’olio degli Infermi utilizzando una bacchetta, senza alcun contatto fisico. Padre Joseph Chan, viceparroco alla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, ha detto: “Il Sacramento dell’Unzione dà forza, pace e coraggio per superare le difficoltà che accompagnano le malattie gravi o la fragilità dell’anzianità e aiuta a superare la tentazione dello scoraggiamento e della disperazione nell’affrontare la morte”.
Intanto la diocesi ha indicato un numero telefonico disponibile per informare di casi urgenti in cui è necessario l’intervento di un sacerdote per pazienti cattolici in fin di vita.
Le strutture ospedaliere che ospitano i malati di Sars, inoltre, si sono dotate di apparecchiature di videotelefoni portatili, consentendo ai pazienti di vedere i propri parenti attraverso una webcam.
(PA) (Agenzia Fides 15/05/2003 Lines: 31 Words: 372)


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