OCEANIA/AUSTRALIA - Formazione dei sacerdoti: “Non basta avere una laurea in teologia…” dice il Vescovo Luc Matthys a Fides

lunedì, 22 febbraio 2010

Roma (Agenzia Fides) – Sua Ecc. Mons. Luc Matthys, Vescovo di Armidale, nel New South Wales, in Australia, ha partecipato di recente a Roma, in rappresentanza della gerarchia cattolica austrialiana, al corso sul tema "The Bishop: The First Representative of Christ in Priestly Formation", che è stato organizzato dal Centro Internazionale per l’Animazione Missionaria (CIAM) per i Vescovi di lingua inglese responsabili della formazione dei sacerdoti. L’Agenzia Fides lo ha incontrato pochi minuti prima che si recasse al Concistoro presieduto dal Santo Padre Benedetto XVI per la canonizzazione di sei Beati, tra cui suor Mary MacKillop (1842-1909), fondatrice delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore, che sarà la prima Santa australiana.
Anche se la sua diocesi non dispone di un proprio seminario e i suoi sacerdoti e seminaristi ricevono la loro formazione a Roma o in altri istituti ecclesiastici, Mons. Matthys è venuto al corso del CIAM al fine di organizzare un programma di formazione permanente per il suo clero. Al momento, la Diocesi organizza due assemblee di formazione ogni anno, per discutere "ciò di cui i sacerdoti hanno effettivamente bisogno" dice il Vescovo a Fides, sottolineando che "la formazione permanente è una necessità presentata dal clero stesso". Riguardo ai principali temi della formazione permanente nella sua diocesi, il Vescovo cita il Catechismo della Chiesa Cattolica, con una particolare attenzione a "come presentare le tematiche alla gente," o "un nuovo documento che è arrivato da Roma," o "la corretta partecipazione nella liturgia". La Diocesi organizza anche un ritiro annuo per il clero, per assicurare la formazione spirituale spirituale dei suoi sacerdoti.
Monsignor Matthys menziona anche una caratteristica particolare della sua diocesi: ha un numero di sacerdoti piuttosto piccolo, il che gli consente di "conoscere ognuno personalmente." "Sono sempre a loro disposizione" sottolinea il Vescovo, spiegando che questa disponibilità e apertura al suo clero lo ha aiutato a mantenere buone relazioni con loro. Riflettendo su come il corso del CIAM sia stato utile per lui, il Vescovo spiega: "ho l'impressione generale che la formazione permanente non sia stata presa sufficientemente sul serio in Australia, così ho annotato una serie di considerazioni che riferirò loro... soprattutto l’importanza della formazione dei formatori dei seminari." Mons. Matthys ricorda anche la necessità per i Vescovi in generale di "essere molto attenti e di inviare più persone per essere formate come formatori", perchè "non è sufficiente avere una laurea in teologia…” conclude Mons. Matthys. (AR) (Agenzia Fides 22/02/2010)


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