AFRICA/CONGO RD - Il governo congolese vuole evitare un bagno di sangue a Bukavu e ordina ai propri soldati di non opporsi all’avanzata dei ribelli

lunedì, 31 maggio 2004

Bukavu (Agenzia Fides)- “Attualmente non vi sono scontri, il centro della città appare calmo. Ieri, 30 maggio, dalle 18 alle 20, però vi sono stati violenti scontri nei pressi dell’aeroporto” dicono all’Agenzia Fides fonti locali da Bukavu, ( nel nord Kivu nell’est della Repubblica Democratica del Congo), da mercoledì 26 maggio al centro di combattimenti, tra reparti militari rimasti leali al governo di Kinshasa e militari ribelli fedeli del colonnello Jules Mutebusi (vedi Fides 27 maggio 2004).
Mutebusi un ufficiale proveniente dal RCD_Goma (Unione Congolese per la Democrazia, un gruppo di guerriglia congolese legato al Rwanda), doveva essere integrato nel nuovo esercito unificato congolese, come previsto dagli accordi di pace del 2003, ma si è opposto al governatore nominato dal governatore centrale di Kinshasa.
“In base agli accordi mediati con l’aiuto della comunità internazionale, governatore e vice-governatore devono essere espressione dei partiti politici congolesi e della società civile locale” dicono le fonti di Fides. “L’RCD-Goma, che controllava la città, evidentemente vuole riprendersi con la forza Bukavu e mettere il governo e la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto”.
“Da Goma (un centinaio di chilometri più a nord di Bukavu) sono arrivati rinforzi agli uomini di Mutebusi” affermano le fonti di Fides. “Il governo di Kinshasa ha dato ordine ai propri soldati schierati in città di non opporsi all’avanzata dei guerriglieri del RCD-Goma, al fine di evitare un bagno di sangue tra la popolazione civile”.
Secondo le nostre fonti, “il bilancio ufficiale degli scontri, 7 civili morti e 5 vittime tra i militari, non dà conto della portate reale della tragedia. Alcuni quartieri della città sono stati colpiti in modo pesante da bombe di mortaio. Temiamo quindi che il numero delle vittime civili sia più alto”.
“Il futuro della regione e dell’intero Congo rimane incerto” dicono le nostre fonti. “Se l’RCD-Goma riuscisse con la forza, e a dispetto dagli accordi sottoscritti dalla guerriglia stessa, a conquistare Bukavu, temiamo che il progetto di creare tante piccole repubbliche nell’est del Congo riprenda vigore. L’atteggiamento della MONUC (la forza di pace delle Nazioni Unite in Congo) è apparsa ambigua a diversi congolesi. I comandanti della MONUC hanno più volte ribadito l’impegno a far rispettare gli accordi di pace, ma finora non sono riusciti a bloccare l’avanzata del RCD-Goma”. (L.M.) (Agenzia Fides 31/5/2004, righe 34 parole 404)


Condividi: