VATICANO - Il Papa all’udienza generale: “La comunione con Dio è sorgente di serenità, di gioia, di tranquillità; è come entrare in un’oasi di luce e di amore”.

giovedì, 22 aprile 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il Salmo 26, “Fiducia in Dio nei pericoli” (Vespri del mercoledì della 1a settimana), è stato il tema della catechesi svolta dal Santo Padre Giovanni Paolo II durante l’Udienza generale di mercoledì 21 aprile, in piazza San Pietro. “Se la liturgia è l’atmosfera spirituale in cui è immerso il Salmo, il filo conduttore della preghiera è la fiducia in Dio, sia nel giorno della gioia, sia nel tempo della paura” ha detto il Papa, evidenziando come la prima parte del Salmo “è segnata da una grande serenità, fondata sulla fiducia in Dio nel giorno tenebroso dell’assalto dei malvagi”.
“La vita del credente è spesso sottoposta a tensioni e contestazioni, talora anche a un rifiuto e persino alla persecuzione. Il comportamento dell’uomo giusto infastidisce, perché risuona come un monito nei confronti dei prepotenti e dei perversi” ha sottolineato il Papa. “Il fedele è consapevole che la coerenza crea isolamento e provoca persino disprezzo e ostilità in una società che sceglie spesso come vessillo il vantaggio personale, il successo esteriore, la ricchezza, il godimento sfrenato. Tuttavia egli non è solo e il suo cuore conserva una sorprendente pace interiore”.
Proprio questa quiete interiore, la fortezza d’animo e la pace sono un dono che si ottiene ricorrendo alla preghiera personale e comunitaria, ha proseguito il Santo Padre. “L’orante si affida alle braccia di Dio... Il Signore crea attorno al suo fedele un orizzonte di pace, che lascia al di fuori lo strepito del male. La comunione con Dio è sorgente di serenità, di gioia, di tranquillità; è come entrare in un’oasi di luce e di amore.” (S.L.) (Agenzia Fides 22/4/2004 - Righe 19; Parole 269)


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