AMERICA/COLOMBIA - “Celebrare la Pasqua non significa soltanto assistere alle celebrazioni religiose bensì rendere evidente il ‘passaggio’ di Dio nella nostra vita, che ci trasforma e ci sollecita a configurare la nostra esistenza secondo i valori del Vangelo”: l’invito del Presidente della Conferenza Episcopale per la Pasqua 2004

mercoledì, 7 aprile 2004

Bogotá (Agenzia Fides) - Sua Eminenza il Card. Pedro Rubiano Sáenz, Arcivescovo di Bogotá e Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana (CEC) nonché Primate della Colombia, nel suo messaggio in occasione della Pasqua 2004 sollecita la Chiesa colombiana a prepararsi a celebrare il “passaggio” di Dio nella propria esistenza, affinché Pasqua non si riduca alla sola partecipazione alle celebrazioni religiose. Celebrare la Pasqua, rileva il Porporato, esige di rendere visibile il “passaggio” di Dio nella nostra vita. Un passaggio che ci trasforma e ci invita a configurare la nostra esistenza secondo i valori del Vangelo. “Sforziamoci, quindi, di ricuperare il senso religioso e non soltanto ludico di questo tempo, per poter incarnare il comandamento dell’amore così come lo celebriamo nell’Eucaristia, per rinnovare i nostri impegni battesimali e per proclamare pubblicamente e coerentemente la nostra fede”. Il breve messaggio del Presidente della CEC si conclude rilevando che la Pasqua è la festa della Vita, trionfo sul peccato, sulla morte e sulla violenza (cf Rm 6,9). In questa prospettiva è necessario che la Pasqua di Risurrezione sia celebrata a Bogotà, in Colombia e nel mondo. “Cristo è la nostra pace” (Ef 2,14), accogliamo la Sua pace con l’impegno di costruirla” conclude il Cardinale. (R.Z.) (Agenzia Fides 7/4/2004; Righe 14; Parole 199)


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