ASIA/INDONESIA - NUOVA LEGGE SULL’EDUCAZIONE IN INDONESIA: UN RISCHIO PER L’ARMONIA RELIGIOSA?

mercoledì, 2 aprile 2003

Giacarta (Agenzia Fides) – E’ in discussione nel Parlamento indonesiano la nuova legge sull’educazione. La legge ha suscitato un vivace dibattito a livello politico e religioso per le ripercussioni che potrebbe avere nella società indonesiana.
Una parte specifica del testo, infatti riguarda l’educazione religiosa: l’articolo 13, ad esempio, recita: “Tutti gli studenti nelle varie istituzioni scolastiche, private e statali, hanno il diritto a ricevere un’educazione religiosa, secondo la propria fede da insegnanti della propria religione”.
E mentre il vicepresidente della Repubblica, Hamzah Haz, leader del Partito islamico (PPP), ha dichiarato che il governo spingerà per l’approvazione di questa legge, gli oppositori vedono in esso una minaccia contro la libertà di insegnamento e un pericolo per l’armonia religiosa: tutte le scuole infatti dovranno inserire nel proprio organico insegnanti per dare una istruzione religiosa a tutti gli studenti, ciascuno secondo la propria fede.
Il provvedimento riguarderebbe anche le scuole cattoliche che dovrebbero provvedere all’insegnamento dell’Islam per gli studenti musulmani, con insegnanti pagati e nominati dal governo. In Indonesia molte scuole sono gestite da istituzioni private. La Chiesa Cattolica accoglie nelle sue scuole, in genere ben organizzate ed molto apprezzate, molti studenti di religione islamica, in alcuni casi fino anche al 90%.
I cristiani affermano che l’insegnamento della religione non dovrebbe compromettere la libertà nell’educazione, garantita dalla Costituzione. Opinione, questa, condivisa anche da commentatori laici, come ha scritto un editoriale del Jakarta Post, il maggiore quotidiano indonesiano, (25 marzo 2003), che ribadiva la necessità di lasciare l’istruzione religiosa dei figli alla famiglia e che essa non può essere imposta per legge dallo Stato.
Di recente enti cristiani ed indù hanno indetto manifestazioni di protesta contro questo progetto di legge che, essendo sostenuta dai partiti della maggioranza di governo, è probabile sarà approvato entro un mese. Sembra però che si vogliano introdurre alcune modifiche, eliminando le sanzioni per quelle scuole che non osservano strettamente gli articoli sull’istruzione religiosa, o lasciando alle autorità delle province locali margini di discrezione sull’applicazione della legge.
Attualmente in alcune diocesi, le scuole cattoliche seguono il criterio di indire colloqui prima delle iscrizioni, chiarendo l’identità della scuola e chiedendo ai genitori degli studenti di sottoscrivere una dichiarazione in cui essi accettano il corso di studi adottato nella scuola.
Nel marzo scorso, durante l’Assemblea annuale dell’Associazione delle Università Cattoliche (APTIK), svoltasi a Kupang (Timor Ovest), si è discusso del progetto della nuova legge sull’educazione che il responsabile della Commissione per l’educazione della Conferenza Episcopale d’Indonesia, Mons. Cosmas Michael Angkur, ha definito “non necessario e rischioso per l’armonia religiosa”.
All’assemblea è intervenuto anche mons. Renzo Fratini, Nunzio Apostolico a Giacarta. Mons. Fratini ha sottolineato che le Università Cattoliche devono essere sempre attente alla duplice dimensione della “creatività e diffusione di conoscenza,” mantenendo un ruolo specifico: “La ricerca della verità e lo sforzo di trovare la fondamentale armonia fra la conoscenza della fede e la conoscenza della filosofia”. Le Università cattoliche, ha continuato il Nunzio, devono conservare la duplice dimensione del servizio e dell’annuncio: “Essere uno strumento di dialogo con le culture e un luogo di annuncio e diffusione della saggezza del Vangelo”. “Le scuole e le università cattoliche – ha concluso mons. Fratini, ricordando le indicazioni del Sinodo dei vescovi del 1987 – hanno un ruolo profetico e tutti gli insegnanti e i professori sono chiamati a preparare uomini e donne capaci di incarnare il nuovo comandamento dell’amore reciproco”.
(PA) (Agenzia Fides 2/4/2003 lines: 52 words: 601 )


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