ITALIA - Le vacanze Archè: una Comunità competente. “Tornando da Mottola con un sacco pieno di…” riportiamo di seguito alcune testimonianze di bambini che hanno preso parte alle vacanze 2003

sabato, 3 aprile 2004

Roma (Agenzia Fides) - “Durante le vacanze Archè bambini e adulti ne combinano di tutti i colori. Io sono Vincenzo. Non sono un dormiglione. Al mattino mi alzo e mi vesto in silenzio per non svegliare chi invece vuole dormire un pò di più. Scendo a fare colazione con i volontari e con gli altri bambini. Tutti noi, bambini e volontari, siamo divisi in piccoli gruppi: quest’anno ci sono gli esploratori, i pirati e le sirenette. I volontari hanno preparato un coloratissimo cartellone con i nomi di tutti noi e di tutti i gruppi e bellissimi disegni del mare, delle navi e delle isole. Io sono del gruppo degli esploratori. Siamo sei bambini e due volontari. Noi esploratori stiamo sempre insieme. Usciamo insieme per andare al mare o per fare la gita in barca o per andare ai trulli o alle grotte e stiamo sempre insieme a tavola. Così è stato facile per me conoscere gli altri e non mi sono mai sentito solo. Poi c’è il grande gioco, i bagni in piscina e i giochi in pineta e le danze che facciamo insieme al gruppo dei pirati e delle sirenette e ci divertiamo moltissimo. Nel pomeriggio ci sono i laboratori. I volontari ci presentano due o tre attività diverse come pittura, creta, pasta di sale, aquiloni o tante altre bellissime cose e ognuno di noi sceglie quello che vuole fare. Alla fine del laboratorio andiamo a visitare la mostra delle cose realizzate e facciamo domande o raccontiamo agli altri come abbiamo fatto il lavoro. Quest’anno ho anche dipinto una maglietta. Dopo cena facciamo un gioo o una danza tutti insieme. Andiamo a letto molto prima che a casa, ma in camera facciamo chiacchiere e i volontari ci raccontano una fiaba. Io sto molto attento ma spesso mi addormento prima che la fiaba sia finita”.
La vacanza raccontata da Vincenzo è caratterizzata dall’attenzione al gruppo come luogo protetto per sperimentarsi nella comunicazione, come luogo di relazioni privilegiate all’interno delle quali sviluppare la propria capacità di crescita sperimentando se stessi nell’incontro con gli altri.

“La cosa che mi è piaciuta di più della vacanza a Mottola - ha raccontato Marzia - è stato rivedere alcuni amici che già conoscevo e altri nuovi. Mi è dispiaciuto molto quando abbiamo fatto la gita in barca e non ho potuto fare il bagno perchè io amo tanto l’acqua specialmente dove è alta. Mi sono piaciute le giornate che si poteva fare il bagno in piscina, il mio amico preferito era Manuel perché lui non mi faceva male e giocava con me. La vacanza di Mottola è più bella perché ci divertiamo sempre.”

“Cara Archè, volevo dirvi che la vacanza che ho fatto quest’anno è stata molto importante per me. Mi ha dato modo di vedere cose nuove, di stare tutti insieme nel divertimento. Ma la cosa che mi ha fatto più stare bene è stata quella di riuscire a stare tutti insieme anche divertendosi, visitando posti meravigliosi, scoprire cose nuove bellissime.. Ciao ciao.” Martina

A proposito delle difficoltà e dei punti di forza di queste vacanze, ha raccontato Andrea uno dei volontari Archè “i laboratori mi sono molto piaciuti perché le attività sono scelte dai bambini e dopo qualche giorno possono cambiare. Ho sentito però talvolta l’esigenza di avere più esperienza e qualche competenza in più. Le terapie sono una rottura, ma le devi prendere, non sono mai andato oltre con le spiegazioni perché non volevo ripetere le bugie e le storie che mi sentivo raccontare da bambino su questi stessi farmaci e non me la sentivo di avere altri ruoli. E’ stato difficile lasciare i bambini dopo 15 giorni ma accanto a questo momento di malinconia ho sentito che ero cresciuto e che ormai facevo parte di un gruppo di operatori che avevano lavorato perché quei bambini fossero felici e, come era stato per me, potessero cominciare a contare da subito i giorni che mancavano alla prossima vacanza”.
(AP/PL) (3/4/2004 Agenzia Fides)


Condividi: