ITALIA - “FAMILIES FOR AFRICA”: il Programma UNESCO per ridurre la progressione della malattia nelle donne in età fertile ma soprattutto prevenire la trasmissione verticale del virus HIV causata dal parto e dall’allattamento materno

sabato, 3 aprile 2004

Roma (Agenzia Fides) - Il Progetto “Families for Africa” è nato dall’esigenza di affrontare la grave minaccia dell’HIV/AIDS e del suo impatto sulle famiglie in Africa Occidentale, distruttivi quanto una guerra. Attivato dall’UNESCO nel luglio 2002, grazie ad un finanziamento del Governo italiano, durerà fino a dicembre 2004 e vede coinvolte numerose istituzioni scientifiche internazionali. Lo scopo è quello di contribuire a ridurre la progressione della malattia nelle donne in età fertile ma soprattutto di prevenire la trasmissione verticale del virus HIV, causata dal parto e dall’allattamento materno.
I due scopritori del virus dell’AIDS, il Prof. Montagnier (World Foundation for AIDS Research and Prevention, Parigi) e il Prof. Gallo (Institute of Human Virology dell’Università di Baltimora), hanno a tal fine stipulato una collaborazione scientifica con l’Università di Tor Vergata (Prof. V. Colizzi) e l’Ospedale Bambino Gesù (Prof. P. Rossi e G. Castelli Gattinara), grazie alla quale è stato messo a punto un vaccino composto da peptidi per il sottotipo HIV presente in Africa Occidentale. L’Ospedale St. Camille e la Cattedra di Genetica Molecolare dell’Università di Ougadougou (Burkina Faso) si sono impegnati a supportare il progetto di sviluppo del vaccino. Le due istituzioni hanno una lunga tradizione di collaborazione medico-scientifica con la Cooperazione Italiana. In particolare, già da tempo è in atto presso l’Ospedale St. Camille, nell’ambito del Programma di Collaborazione OMS/Italia, l’attività di prevenzione della trasmissione dell’HIV, attraverso un trattamento con nevirapina per le madri e i bambini.
Scopi primari del Progetto sono la messa a punto di un vaccino pediatrico, la realizzazione di programmi di training a breve e a lungo termine del personale sanitario locale, il trasferimento di tecnologie, la promozione di attività di ricerca e lo sviluppo di sistemi informativi e di conoscenza per le famiglie.
Accordi di collaborazione vedono il coinvolgimento attivo dei governi del Burkina Faso, Camerun e Costa d’Avorio. Il progetto prevede la realizzazione di numerose missioni, indispensabili a realizzare e garantire la stretta collaborazione tra i Centri africani, Parigi, Roma e Baltimora. (AP/CG) (3/4/2004 Agenzia Fides)


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