BRASILE - In risposta all’appello missionario lanciato dalla Chiesa brasiliana in occasione della celebrazione del V COMLA la Parrocchia Nostra Signora di Fatima di Imirim (São Paulo) ha fondato la Società Padre Costanzo Dalbésio, per l’accoglienza e assistenza integrale di bambini portatori di Hiv/Aids

sabato, 3 aprile 2004

São Paulo (Agenzia Fides) - Secondo i dati del Ministero della Sanità pubblicati nel bollettino Epidemiologico sull’Aids (maggio 2002), in Brasile c’erano circa 8000 casi di bambini di 13 anni malati, soltanto nel Comune di São Paulo erano quasi 1500, dal 1983 agli inizi del 2002, circa il 18% del totale.
La Società Padre Costanzo Dalbésio (in memoria del noto missionario italiano della Consolata), fondata dalla Parrocchia Nostra Signora di Fatima di Imirim (São Paolo) è stata istituita in risposta all’appello missionario lanciato dalla Chiesa brasiliana in occasione della celebrazione del V COMLA. Il Consiglio Pastorale parrocchiale decise di fondare un’associazione filantropica quale segno di una fede viva nel processo di trasformazione della società. La Società ha come obiettivo generale, nel campo sociale, l’assistenza in tutti i suoi aspetti: morale, materiale, intellettuale e sanitario, mantenendo opere sociali come case di assistenza, corsi professionali, assistenza a famiglie disagiate.
La Fondazione sostiene le Case di Accoglienza “Siloé” e “Suzanne” che offrono assistenza integrale (assistenza medica, educazione, intrattenimento, attività culturali) ai bambini sieropositivi, i cui genitori non hanno le condizioni materiali o umane per assisterli, oltre al Centro di Assistenza Sociale de Imirim (CASI) che aiuta le famiglie povere della regione e la Culla “Talita Cumi” che assiste circa 60 bambini.
Le Case di Accoglienza sono operative tutto l’anno, ma nelle ferie scolastiche i bambini trascorrono un periodo di tempo con le loro famiglie, oppure con i volontari delle case che sono circa l’80%. In ogni Casa c’è una coordinatrice responsabile delle attività degli altri funzionari e dei volontari. Il lavoro nelle Case è quello di assicurare ai bambini una buona qualità di vita. Perciò ogni giorno è garantita una buona alimentazione, un ambiente gradevole e sempre pulito, la frequentazione alla scuola, l’assistenza medica, le medicine, ecc.
In ogni casa c’è un piccolo posto ove sono conservate e preparate le medicine da dare ai bimbi, oltre ad una piccola scuola con biblioteca, ludoteca, ove sono offerte attività ludiche, lezioni di sostegno per aiutare i bambini nello svolgimento dei compiti. Anche La formazione religiosa dei bimbi è curata con la catechesi parrocchiale che frequentano settimanalmente.
Le Case di accoglienza sono state ideate per accogliere 15 bambini ognuna, con un totale di 30 bambini. L’età dei piccoli ospiti, oscilla tra 0 a 15 anni. Le Case di accoglienza sono mantenute esclusivamente dalla comunità parrocchiale tramite la Società Padre Costanzo Dalbésio. (R.Z.) (3/4/2994 Agenzia Fides)


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