AFRICA/ZIMBABWE - “Abbiamo sconfitto il colera” annuncia il Presidente Mugabe, ma il Sudafrica proclama l'emergenza sanitaria nell'area di confine con lo Zimbabwe

giovedì, 11 dicembre 2008

Harare (Agenzia Fides)- Mentre il Presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, annuncia che l'epidemia di colera è stata “bloccata”, il Sudafrica decreta lo stato d'emergenza sanitaria nella zona di confine con lo Zimbabwe (nel nord del Paese), dove si sono registrati alcuni casi di colera.
É dunque stridente il contrasto tra le parole di un Presidente che appare sempre più screditato all'esterno e il cui potere sembra essere messo in discussione dal malcontento della popolazione e dei militari (vedi Fides 10/12/2008) , ed una realtà che rimane grave.
Le parole di Mugabe sembrano essere dettate anche dal timore crescente di un'operazione militare esterna condotta con la scusa di un intervento umanitario per salvare la popolazione dall'epidemia. Egli infatti ha dichiarato: “ora che non c'è più il colera non esiste più un motivo per la guerra”.
Mentre questa è una possibilità che rimaneal momento solo discussa in ambienti della diplomazia internazionale, Mugabe e suoi collaboratori sembrano averla presa in seria considerazione. In particolare la stampa di regime punta il dito contro due Paesi confinanti, Botswana e Zambia, che starebbero preparando un'operazione congiunta per invadere lo Zimbabwe, con il pretesto di un'operazione umanitaria. Il tono della polemica è diventato talmente acceso che il Ministro degli Esteri e quello della Difesa dello Zambia sono stati costretti a smentire pubblicamente l'esistenza di qualsiasi piano del loro Paese e del Botswana di invadere lo Zimbabwe.
Diversi leader stranieri hanno chiesto a Mugabe (che ha 84 anni) di farsi da parte per permettere una soluzione alla gravissima crisi politica, economica, sociale e umanitaria nella quale è sprofondato il Paese. Ultima in ordine di tempo, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che a Berlino nel corso di un evento organizzato per il 60mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ha dichiarato: “per quanto riguarda il caso dello Zimbabwe, dobbiamo fare del nostro meglio per garantire una vita libera dal terrore del presidente Mugabe. La scusa della sovranità nazionale non può essere usata a tutela di violazioni dei diritti umani gravi e commesse senza che venga posto alcun freno”. Oltre alla signora Merkel, tra gli altri il Presidente statunitense George Bush e quello francese Nicolas Sarkozy, che è anche Presidente di turno dell'Unione Europea , il Premier britannico Gordon Brown e quello keniano Raila Odinga hanno lanciato un appello chiedendo la rinuncia di Mugabe. (L.M.) (Agenzia Fides 11/12/2008 righe 28 parole 391)


Condividi: