ASIA/FILIPPINE - “La riconciliazione è possibile solo attraverso il perdono”: lo affermano leader cristiani e musulmani nelle Filippine Sud

mercoledì, 17 marzo 2004

Manila (Agenzia Fides) - Promuovere la riconciliazione attraverso il perdono, che è l’unica strada possibile per poter sanare i traumi, le ferite che segnano le vittime della guerra: lo afferma la Bishops-Ulama Conference (BUC), organismo che dal 1996 riunisce leader cristiani e musulmani nel Sud delle Filippine, impegnati a promuovere una convivenza pacifica e la riconciliazione fra le due comunità nelle Filippine meridionali.
“Il cessate il fuoco o progetti di sviluppo, non servono a guarire le ferite della guerra”, ha sottolineato l’Arcivescovo Fernando Capalla, leader della BUC e Presidente della Conferenza Episcopale delle Filippine, intervenendo alla 23° Assemblea Generale della BUC.
Anche il Vescovo protestante Ilario Gomez ha detto che “la pace resterà un sogno, senza sviluppare progetti che tocchino la vita della gente. La BUC e il governo delle Filippine lavorano insieme perchè la pace possa diventare una realtà a Mindanao”.
Mahmod Adialo, ulama della Lega delle Filippine di Sud Mindanao, ha detto che i leader musulmani intendono impegnarsi, insieme con i cristiani, per raggiungere la pace nelle Filippine meridionali: “I leader devono mostrarsi uniti nel perseguire lo scopo della pace, affinchè la gente normale ne tragga esempio”.
Mons. Capalla ha detto che la BUC si è piano piano delineata come organismo indipendente, capace di dare un contributo alle trattative fra governo e ribelli, per giungere a una pace definitiva fra Manila e il Moro Islamic Liberation Front. “Una pace autentica richiede la continua e piena cooperazione di Vescovi e ulama”, ha notato l’Arcivescovo. “Il cessate il fuoco proclamato nel luglio 2003 non basterà a rimuovere le esperienze negative sofferte dalle vittime della guerra”.
Secondo Mons. Capalla , la BUC, che opera a livello culturale-religioso, è stata riconosciuta dal governo come una delle principali agenzie che possono contribuire alla pace a Mindanao, insieme con il network Kusog Mindanaw (“Forza di Mindanao”) che riunisce diverse associazioni impegnate nel campo socio-economico e umanitario.
(PA) (Agenzia Fides 17/3/2004 lines 36 word 347)


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