Una «risposta missionaria» al Messaggio del Santo Padre per la Quaresima, “Chi accoglie un bambino accoglie il Signore”. Un articolo del missionario p. Giuseppe Buono da “L’Osservatore Romano”.

martedì, 9 marzo 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Nel messaggio per la Quaresima del 2004 — che ha come riferimento la frase di Gesù: «Chi accoglie anche solo uno di questi bambini in nome mio, accoglie me» (Mt 18, 5) — il Papa, dopo aver ricordato gli innumerevoli drammi che coinvolgono centinaia di milioni di bambini in tutto il mondo, sospira accorato: «Che male hanno fatto questi bambini per meritare tanta sofferenza?» (n. 4). (...) Il dramma delle mille violenze ai bambini nel mondo d'oggi è di proporzioni mai pensate, e purtroppo non accenna a diminuire ma ad aumentare. È un dramma universale che impietrisce dal dolore di fronte a tanta barbarie sui piccoli; che lascia senza fiato per l'incredibile mancanza di sensibilità, anche solo umana, in chi violenta e uccide in tanti modi i piccoli; che ci fa piegare le ginocchia davanti al Padre di tutti perché abbia pietà dei piccoli, delle nostre drammatiche paure e anche della mancanza di umanità la più elementare nei carnefici. (...)
C'è speranza in questo devastato mondo dell'infanzia e della prima fanciullezza? Grazie a Dio, e a migliaia di persone che danno la vita per redimere e salvare i bambini in queste situazioni drammatiche, diciamo sì.Io stesso ho visto, girando per il mondo come missionario, la commovente storia di tanti missionari, suore, laici, volontari, anche non cristiani, dare la vita tutta, assieme alla Chiese locali, per questo nobilissimo scopo.
È ragione di speranza il lavoro nascosto, spesso al limite dell'impossibile, con una passione unica e rara, di questi agenti di amore per i bambini. Qualche volta hanno dato anche la vita per salvarli: sono i martiri, quasi sempre nascosti, per la salvezza dei bambini.
L'impegno quaresimale che il Papa offre alla Chiesa è nel diventare coscienti di questi drammi del mondo dei bambini e attivarsi per alleviare, se non si possono distruggere, le cause della sofferenza dei piccoli. Un dovere che investe i responsabili degli Stati e degli Organismi internazionali, ma è anche un dovere preciso di ogni uomo e di ogni cristiano. A partire dei bambini che sono a casa nostra. Questa è anche la missione della Chiesa, come ricorda, per esempio, l'istituzione della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria. (S.L.) (Agenzia Fides 9/3/2004 - Righe 27; Parole 361)


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