ASIA/COREA DEL SUD - Coerenza, credibilità, impegno per i diritti umani: le indicazioni della Chiesa cattolica ai politici in vista delle elezioni generali del 15 aprile

lunedì, 8 marzo 2004

Seul (Agenzia Fides) - In vista delle elezioni generali che si terranno in Corea del Sud il 15 aprile prossimo, la Chiesa cattolica coreana ha diffuso alcune indicazioni all’elettorato cattolico, ricordando i principi della dottrina sociale della Chiesa.
La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale, presieduta da Mons. John Cho Young-soo, è riunita oggi e domani (8-9 marzo) per uno specifico incontro, in cui si inviteranno i fedeli cattolici a partecipare attivamente alla vita sociale e politica della nazione, per portare il messaggio e i valori del Vangelo nella società ed essere “lievito nella massa”.
Alla fine di febbraio anche la Commissione Giustizia e Pace dell’Arcidiocesi di Seul ha discusso dei criteri da seguire per la scelta dei candidati, parlando di trasparenza, credibilità, autenticità, coerenza. I candidati - ha sottolineato la Commissione - dovranno avere una vita famigliare coerente con i principi cristiani, essere impegnati nella difesa dei diritti umani e della pace, nella tutela della vita a tutti i livelli, nella salvaguardia del creato. Dovranno adoperarsi per la difesa dei giovani, della famiglia, dei poveri e degli emarginati.
Gli uomini politici cattolici, ha affermato la Commissione , devono impegnarsi a riformare ed evangelizzare il mondo politico, per estirpare i mali della corruzione e della difesa di interessi personali, promuovendo la solidarietà sociale e il bene comune.
Uno speciale invito alla conversione è stato rivolto ai leader civili anche dall’Arcivescovo di Seul, Mons. Nicholas Cheong. Nel suo messaggio per la Quaresima, intitolato “Essere sale e luce nel mondo attraverso la conversione”, Mons. Cheong ha sottolineato i diversi problemi che affliggono la società coreana: “Il crescente divario fra ricchi e poveri, i gruppi di pressione che perseguono solo interessi privati, l’individualismo eccessivo, l’epidemia dei divorzi”. Ha poi chiesto ai leader politici di “impegnarsi a superare la crisi dei nostri tempi perseguendo il bene comune della popolazione”.
Sulle imminenti elezioni, l’Arcivescovo ha scritto: “La stabilità politica e lo sviluppo sono direttamente collegate alla felicità della gente. Occorre che nel paese si tengano elezioni libere e trasparenti e che gli eletti si pongano sinceramente al servizio della nazione”.
(PA) (Agenzia Fides 8/3/2004 lines 34 word 368)


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