OCEANIA/ISOLE SALOMONE - Promuovere la pace attraverso la cultura: spettacolo interetnico e interculturale degli studenti delle Salomone

giovedì, 26 febbraio 2004

Honiara (Agenzia Fides) - La pacificazione sociale delle isole Salomone passa attraverso iniziative di riconciliazione, promozione del dialogo nella società, fra i giovani, nelle scuole. Per questo gli studenti della St. Joseph Catholic School, sull’isola di Tenaru, hanno organizzato uno spettacolo che è una vera testimonianza di pace.
La scuola è formata da alunni di differenti gruppi linguistici, etnici, religiosi provenienti da diverse isole e province delle Salomone. Gli studenti hanno messo insieme le loro tradizioni culturali, esprimendole in danze, canzoni, abiti folcloristici, realizzando uno spettacolo che è stato presentato a Tenaru il 21 febbraio e che girerà per l’arcipelago del Pacifico.
Il prof. Connelly Sandakabatu, Preside della St. Joseph Catholic School, ha spiegato all’Agenzia Fides: “L’espressione artistica è capace di mostrare la bellezza del patrimonio culturale e della identità dei diversi gruppi, che viene condivisa e recepita come una ricchezza per tutti. La nostra cultura va vissuta e condivisa con gioia. La scuola crede fermamente che, per promuovere la pace e l’unità nazionale, gli studenti e le scuole devono imparare ad apprezzare le reciproche differenze. La performance teatrale è un mezzo con cui gli studenti imparano a apprezzarsi gli uni gli altri”.
La sera della prima messa in scena, il Preside, in un’atmosfera generale di festa, ha ricordato che tutti gli studenti hanno conseguito eccellenti profitti scolastici nel 2003 e ha ringraziato tutti gli insegnanti impegnatisi per realizzare lo spettacolo, che ha richiesto lo sforzo di tutti, docenti, personale non docente, alunni.
“E’ stato molto interessante vedere la ricchezza culturale nelle diverse province delle Salomone”, ha dichiarato Tiko Tikoca, Soprintendente alla Cultura, presente alla prima dello spettacolo.
Le Isole Salomone stanno riemergendo da un conflitto civile e della tensione etnica che hanno lasciato numerose persone traumatizzate da violenza, distruzione e paura. La Chiesa locale è impegnata a cercare di ricreare fiducia specialmente nei bambini e nei giovani, ancora segnati dalla violenza.
La guerra civile è infuriata per due anni (1998-2000), mentre gli scontri tra gruppi rivali e bande di miliziani sono continuati nonostante la stipula di un accordo di pace, e si sono placati all'arrivo di un contingente di pace australiano nel 2003.
(PA) (Agenzia Fides, 26/2/2004 lines 30 words 289)


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