ASIA/FILIPPINE - I negoziati ufficiali fra governo e ribelli islamici riprenderanno in aprile: “Una pietra miliare” nel processo di pace, dice la presidente Arroyo

lunedì, 23 febbraio 2004

Manila (Agenzia Fides) - “Una pietra miliare nel processo di pace” così la presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo ha commentato la notizia della ripresa ufficiale dei negoziati fra il Governo e i ribelli islamici del Moro Islamic Liberation Front (MILF), annunciati per il prossimo aprile. L’accordo per il nuovo avvio delle sessioni di negoziato è stato raggiunto durante i colloqui esplorativi tenutisi fra il 19 e 20 febbraio in Malaysia.
Il comunicato del 20 febbraio, che annuncia i negoziati, è stato firmato dal portavoce della Commissione governativa Silvestre Afable e da quello del MILF Mohagher Iqbal.
La Arroyo ha dichiarato: “Tutti gli ostacoli sono stati rimossi. Le parti hanno acconsentito a dispiegare sul territorio di Mindanao un team per controllare il cessate il fuoco (siglato nel luglio 2003) e di assistere la Banca Mondale e gli altri donatori a livello internazionale per ricreare progetti di sviluppo nelle aree colpite dal conflitto, dopo la sigla di un accordo di pace”.
La Presidente è visibilmente soddisfatta perchè la ripresa ufficiale dei negoziati giunge proprio a ridosso delle elezioni presidenziali, previste per il 10 maggio: un buon viatico per la campagna elettorale della Arroyo, che potrà presentarsi al voto con la promessa di pacificare il paese.
Fides ha chiesto un commento sulla situazione a p. Sebastiano D’Ambra, missionario Pime a Zamboanga City, all’estremo Sud dell’isola di Mindanao: “L’annuncio di un negoziato è sempre una bella notizia. Ma occorrerà vederne i risultati. E’ vero che l’interesse elettorale può aver influito, ma hanno avuto un peso anche le pressioni della Malaysia e dell’Organizzazione per la Conferenza Islamica, che di recente ha ribadito la strada di un accordo che non metta in discussione l’unità della Repubblica delle Filippine”.
Per quanto riguarda la proposta di un referendum per l’autodeterminazione e la secessione - ipotesi che circola nuovamente in questi mesi a Mindanao - p. D’Ambra nota che essa “non appare un’ipotesi realistica: diversi referendum per l’autonomia sono già stati fatti in passato, il governo ha istituito la Regione Autonoma Musulmana e non potrà rinunciare all’unità territoriale della Repubblica”.
Sull’atmosfera che in queste settimane si respira a Mindanao, p. D’Ambra dice a Fides: “Attualmente dominano la scena il clima e le questioni legate alla campagna elettorale. Nella zona di Cotabato e Kidapawan, invece, dove vi sono ancora numerosi sfollati, l’urgenza dei negoziati e le richieste di una pace definitiva sono più forti fra la popolazione”.
(PA) (Agenzia Fides 23/2/2004 lines 40 words 414)


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