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Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Affacciandosi come ogni domenica alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, per recitare l’Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato in modo particolare i Santi Cirillo e Metodio, di cui ricorreva la festa il 14 febbraio, “apostoli dei popoli slavi e Patroni d’Europa insieme con san Benedetto Abate”.
“Evangelizzando le regioni centro-orientali del Continente, essi hanno contribuito in modo determinante a far sì che l’Europa cristiana potesse respirare con due polmoni: quello dell’occidente e quello dell’oriente - ha sottolineato il Santo Padre -. In effetti, come è impossibile pensare alla civiltà europea senza l’opera e l’eredità benedettina, così non si può prescindere dall’azione evangelizzatrice e sociale dei due santi Fratelli di Salonicco.”
Ricordando poi il prossimo ingresso nell’Unione Europea di alcuni Paesi in cui operarono i due Santi, Giovanni Paolo II ha ricordato che queste Nazioni portano “una specifica ricchezza culturale e spirituale: in esse il Cristianesimo ha esercitato una straordinaria forza di coesione, nel rispetto delle loro peculiari caratteristiche.” Ed ha poi concluso: “L’incontro tra il Vangelo e le culture ha fatto sì che l’Europa diventasse un "laboratorio" dove, nel corso dei secoli, si sono consolidati valori significativi e duraturi. Preghiamo perché, anche ai nostri giorni, il messaggio universale di Cristo, affidato alla Chiesa, sia luce di verità e sorgente di giustizia e di pace per i popoli del Continente e del mondo intero.” (S.L.) (Agenzia Fides 16/2/2004 - Righe 18; Parole 242)
Il testo integrale del discorso del Santo Padre, in italiano:
