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Manila (Agenzia Fides) – “Accogliamo con gioia e speranza il provvedimento dei giudici della Corte Suprema. La vita di due persone è nelle loro mani. Abbiamo piena fiducia nelle decisioni dei magistrati, che giudicheranno se riaprire il caso. Abbiamo reperito altre prove: non vi è chiarezza sulla colpevolezza degli imputati”. E’ il commento rilasciato a Fides da p. Robert Olaguer, Cappellano al Penitenziario Nazionale di Manila, all’indomani del provvedimento con cui la Corte Suprema delle Filippine ha sospeso l’esecuzione di Roberto Lara e Roderick Likayan, programmata per il 30 gennaio. I due, accusati di aver compiuto sequestri per estorsione, si trovano nel braccio della morte del Penitenziario Nazionale a Manila, in attesa della pena capitale.
P. Olaguer ha parlato a Fides poche ore dopo aver incontrato Likayan e Lara: “I due sono credenti: pregano, sperano, a volte sorridono. Li incoraggio e prego insieme con loro, esortandoli a non essere nervosi, a confidare nella giustizia e in Dio. Adesso abbiamo un mese di tempo. Continueremo a pregare e a lanciare appelli per tocare le coscienze di tutti”.
Lara e Likayan dovevano essere giustiziati con una iniezione letale. Il 26 gennaio, la Corte ha ascoltato l’appello dell’avvocato Persida Rueda-Acosta, capo del Public Attorney’s Office, che ha chiesto una revisione del caso, presentando nuove prove e testimonianze a discolpa degli imputati. La Corte Suprema ora deciderà se riaprire il caso.
La Coalition Against the Death Penalty, che riunisce movimenti cattolici e laici, ha salutato con favore il provvedimento di rinvio dell’esecuzione, elogiando il senso di giustizie e il servizio reso alla verità da parte dei giudici della Corte Suprema.
La Chiesa cattolica, attraverso le parole di diversi suoi rappresentanti a livello locale e nazionale, continua a chiedere l’abolizione della pena di morte.
(PA) (Agenzia Fides 29/1/2004 lines 28 words 278)
