AFRICA/ZIMBABWE - L'annuncio del ritiro dalla corsa presidenziale del leader dell'opposizione suscita vive critiche al regime di Mugabe

lunedì, 23 giugno 2008

Harare (Agenzia Fides)-"Nelle attuali circostanze è impossibile la tenuta di un voto libero e regolare". Con queste parole il leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC), Morgan Tsvangirai, ha annunciato il 22 giugno il ritiro della sua candidatura nel ballottaggio per la Presidenza dello Zimbabwe del 27 giugno. Questa mossa, anticipata qualche giorno fa da un portavoce del maggior partito di opposizione (vedi Fides 20/6/2008), è considerata dagli osservatori internazionali come una scommessa ad alto rischio da parte di Tsvangirai. Ritirarsi dalla corsa elettorale denunciando violenze e intimidazioni significa infatti togliere ogni parvenza di legittimità alla rielezione del Presidente uscente, Robert Mugabe, che sarebbe il candidato unico in un'elezione farsa.
Il leader dell'opposizione però sembra aver lasciato la porta aperta ad un ripensamento. Il Ministro della Giustizia, Patrick Chinamasa, ha infatti affermato che Tsvangirai non ha ancora formalizzato il suo ritiro alla Commissione elettorale centrale. Se questo non avverrà, ha avvertito il Ministro, l'elezione avrà comunque luogo. Mugabe ha rivolto un appello ai suoi sostenitori perché continuino a fare campagna elettorale per le presidenziali, mettendo in dubbio l'annunciato ritiro di Tsvangirai.
La mossa di Tsvangirai quindi sembra finalizzata, da un lato a spingere la comunità internazionale ad aumentare le pressioni su Mugabe, e dall'altro, a costringere il regime a un confronto con l'opposizione. Il Presidente sudafricano Thabo Mbeki sta cercando un compromesso tra il regime e l'opposizione per la creazione di un governo di unità nazionale, con l'incarico di far uscire il Paese dalla peggiore crisi della sua storia.
Sul piano internazionale l'annuncio del ritiro del candidato dell'opposizione dalla corsa presidenziale ha suscitato aspre critiche nei confronti del regime di Mugabe. "Il ritiro del candidato dell'opposizione e l'aumento delle violenze in vista del ballottaggio presidenziale in Zimbabwe sono fonte di grave preoccupazione" ha dichiarato il Presidente della Commissione dell'Unione Africana (UA) Jean Ping. Il Presidente dello Zambia e Presidente di turno della Comunità Economica dell'Africa Australe (SADC), Levy Mwanawasa, ha espresso il proprio sostegno al leader dell'opposizione dello Zimbabwe affermando che "le elezioni che si svolgono in un ambiente di violenze e intimidazioni non sono solo non democratiche ma imbarazzano i membri della SADC e l'intero continente africano". (L.M.) (Agenzia Fides 23/6/2008 righe 30 parole 365)


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