VATICANO - IL PAPA ALL’ANGELUS: “IN UN MONDO ASSETATO DI PACE, È URGENTE CHE LE COMUNITÀ CRISTIANE ANNUNCINO IL VANGELO IN MODO CONCORDE. È INDISPENSABILE CHE TESTIMONINO L’AMORE DIVINO CHE LE UNISCE, E SI FACCIANO PORTATRICI DI GIOIA, DI SPERANZA E DI PACE.”

lunedì, 19 gennaio 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Un forte invito a “pregare intensamente” per la piena unità dei cristiani delle diverse confessioni “meditando sul dono evangelico della pace e sugli impegni che essa comporta” è stato lanciato dal Santo Padre Giovanni Paolo II all’Angelus di domenica 18 gennaio. “Io vi lascio la mia pace. Queste parole di Gesù, tratte dal Vangelo di Giovanni (cfr 14,27), costituiscono il tema dell’annuale Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, che inizia oggi. È significativo che il tema sia stato proposto dalle Chiese del Medio Oriente, dove l’unità e la pace sono le priorità più sentite.” ha detto il Papa nel suo discorso prima della preghiera mariana.
In questi otto giorni, in ogni parte del mondo, “i cristiani delle diverse confessioni e tradizioni si riuniranno per pregare intensamente il Signore, affinché rafforzi il comune impegno per la loro piena unità. Lo faranno proprio a partire dalla ricchezza di significato contenuta nella promessa di Cristo, meditando, di giorno in giorno, sul dono evangelico della pace e sugli impegni che essa comporta.” Giovanni Paolo II ha poi ricordato che la perdurante divisione tra i cristiani costituisce “una prova dolorosa”: “Ecco perché essi sentono vivo il bisogno di rivolgersi al loro unico Signore, perché li aiuti a vincere la tentazione dello scoraggiamento lungo il difficile cammino, che conduce alla piena comunione. In un mondo assetato di pace, è infatti urgente che le comunità cristiane annuncino il Vangelo in modo concorde. È indispensabile che testimonino l’Amore divino che le unisce, e si facciano portatrici di gioia, di speranza e di pace, divenendo lievito di nuova umanità.”
Dopo la preghiera dell’Angelus il Papa ha rivolto un saluto particolare “ai grandi popoli dell’Oriente - soprattutto Cinesi, Vietnamiti e Coreani -, che nei prossimi giorni celebreranno con gioia il capodanno lunare”, assicurando loro la sua vicinanza e augurando di cuore serenità e prosperità. (S.L.) (Agenzia Fides 19/1/2004 – Righe 24; Parole 329)


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