AFRICA/LIBERIA - IL NATALE DEI MISSIONARI TRA I PROFUGHI DELLA GUERRA, “PIÙ VICINI AL SIGNIFICATO PIÙ AUTENTICO DELLA VENUTA DI NOSTRO SIGNORE

martedì, 23 dicembre 2003

Monrovia (Agenzia Fides)- “Purtroppo dovremo celebrare il giorno della Santa Pace senza una pace completa” dice all’Agenzia Fides una suora delle Missionarie delle Consolata da Harbel, 50 km a sud da Monrovia, capitale della Liberia. “Il processo di disarmo va a rilento e vi sono ancora troppe persone armate in giro per il paese” prosegue la missionaria. “Vi sono però segnali di speranza che rendono questo Natale meno triste di quello dell’anno scorso: le strade sono un po’ più sicure ed è diventato più facile muoversi tra una città e l’altra”.
“Grazie alle migliori condizioni delle strade io e le mie consorelle stiamo visitando i campi profughi della regione di Ganta (nord Liberia) dove si trova un lebbrosario gestito da noi. Abbiamo visto campi profughi con 30, 40mila persone prive di tutto. Proprio per aiutare queste persone noi trascorreremo il Natale dividendoci tra le diverse missioni che abbiamo in Liberia. Nella nostra missione di Buchanan, nel sud del paese, vi sono ancora diversi profughi. Stiamo preparando con loro le celebrazioni di Natale. Grazie a loro trascorreremo un Natale speciale, saremo forse più vicini al significato più autentico della venuta di Nostro Signore”.
La Liberia sta faticosamente uscendo da una drammatica crisi a seguito della guerra civile tra alcuni movimenti di guerriglia e il regime dell’ex Presidente Taylor. Grazie alla mediazione internazionale, nell’agosto di quest’anno Taylor ha lasciato il paese e si è rifugiato in Nigeria. Ad ottobre si è insediato un governo di unità nazionale, mentre è in corso il dispiegamento di una forza di pace della Nazioni Unite. Il processo di disarmo delle milizie avviato dalle Nazioni Unite il 7 dicembre è stato temporaneamente sospeso a causa di difficoltà logistiche.
(L.M.) (Agenzia Fides 23/12/2003 righe 24 pagine 295)


Condividi: