ASIA/NEPAL - PROGETTO DI SALUTE E SVILUPPO RIVOLTO ALLA PROMOZIONE DEL RUOLO DELLA DONNA

mercoledì, 10 dicembre 2003


Roma (Agenzia Fides) – L’incidenza delle malattie in Nepal risulta allarmante per il futuro del paese: oltre il 60% della popolazione vive in zone in cui la malaria è endemica; la tubercolosi colpisce il 4-5% di 1.000 abitanti, mentre l’hanseniasi incide per il 7.2 su 1.000 abitanti. Un’ulteriore minaccia è inoltre rappresentata dal recente incremento dei traffici illeciti e della prostituzione, veicoli di diffusione dell’AIDS, divenuta ormai uno dei maggiori problemi sociali di questo paese.
Al fine di alleviare e tentare di risolvere una così grave situazione, l’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) impegnata nella lotta contro la lebbra e contro le forme più estreme di ingiustizia ed emarginazione, ha deciso nel 1994 di impegnarsi in un programma di sviluppo comunitario in collaborazione con l’ONG locale WATCH (Women Acting Together for Change). Fondata nel ‘92 da un gruppo di donne (medici, infermiere, assistenti sociali), esperte ed impegnate nell’organizzazione della sanità di base, ha come obiettivo principale lo sviluppo del ruolo sociale delle donne nepalesi, tradizionalmente prive di ogni possibilità decisionale. Il progetto è realizzato in tre zone di intervento, Chhaimale, Rupandehi e Okhaldhunga, individuate sulla base di alcuni criteri come ad esempio zone in cui vivono persone appartenenti a strati sociali considerati inferiori, gruppi etnici minoritari, in cui la popolazione è più povera e non ha accesso ai servizi pubblici ed in cui le condizioni delle donne sono particolarmente svantaggiate.
Il lavoro svolto in queste aree ha lo scopo di fornire i servizi sanitari di base con particolare riguardo ai poveri, le donne, le persone con disabilità ed i bambini. Sono stati creati vari gruppi di donne che, con l’aiuto di un responsabile, sono riuscite a risolvere i problemi riguardanti loro e l’intera comunità, nell’ambito dell’educazione sanitaria ed alimentare.
Aspetto importante di tutto il progetto è comunque il tentativo di creare una forma di organizzazione che liberi le donne in modo da tutte quelle costrizioni che derivano dalla povertà e dall’ignoranza. Proprio per questo WATCH continua a dedicare grande impegno alla battaglia contro lo sfruttamento della prostituzione femminile. Si calcola che circa 200.000 ragazze e donne nepalesi lavorino come prostitute in India; la gente che abita nei villaggi ottiene un sostanziale reddito dalla vendita delle proprie figlie, sorelle e mogli. In questo ambito è stata lanciata un’ampia campagna di educazione sanitaria con particolare riferimento alle malattie sessualmente trasmissibili diretta alle donne e ai loro mariti/compagni, mentre alcune attività del progetto sono mirate a dare alle donne delle opportunità di sopravvivenza alternative, affinché quelle più povere non siano costrette a prostituirsi. (AP) (10/12/2003 Agenzia Fides; Righe:36 Parole:433)


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