ASIA/PAKISTAN - DIALOGO INTERRELIGIOSO AL FEMMINILE: CRISTIANE E MUSULMANE PARTECIPANO INSIEME A UN CONGRESSO SULLA CONDIZIONE DELLA DONNA NELLA SOCIETÀ PAKISTANA

venerdì, 28 novembre 2003

Lahore (Agenzia Fides) – Il dialogo interreligioso viaggia anche con la sensibilità femminile: con un’iniziativa senza precedenti, di cui è giunta notizia all’Agenzia Fides, un recente seminario di studio sulla condizione femminile in Pakistan ha riunito oltre 200 donne cristiane e musulmane a Kasur, a Sud di Lahore. L’obiettivo dell’incontro, organizzato per la fine del Ramadan dalla Commissione per il Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi di Lahore, era quello di condividere idee e confrontarsi sul ruolo della donna nella società.
Come informa una nota inviata all’Agenzia Fides, le partecipanti hanno aumentato la conoscenza reciproca, condiviso un aperto confronto di idee, dibattuto sulla condizione della donna, portando la propria visione sulla base dei principi della religione islamica e cristiana.
Sayeda Nelofar Mehdi, imprenditrice musulmana, ha affermato durante il dibattito: “Conosco la vita di Gesù e di Maria, la Bibbia e la vita delle suore. Non potrei essere una buona musulmana se non conoscessi Gesù Cristo. Anche se siamo di differenti religioni, formiamo un’unica nazione, il Pakistan. Apprezzo la vita e l’opera di Madre Teresa di Calcutta, che si è dedicata ad alleviare le sofferenze dell’umanità, aiutando persone di fede indù, musulmana e cristiana”. Sulla condizione femminile in Pakistan, Sayeda ha ricordato che “molte donne hanno dato un contributo alla vita civile del paese” e che “le donne pakistane hanno acquisito fiducia in se stesse e stanno lavorando in tutti i settori della vita sociale”.
P. Francis Nadeem, Segretario della Commissione per il Dialogo Interreligioso, ha sottolineato il contributo che le donne e le suore cristiane offrono al popolo pakistano specialmente nell’istruzione e la sanità. Le suore di Madre Teresa, ha ricordato, “lavorano in Pakistan per tutti gli esseri umani, senza discriminazione di religione”, mentre suor Seraphine, religiosa pakistana delle Missionarie della Carità, ha raccontato l’esperienza di assistenza ai poveri e ai malati terminali nelle cinque case che le suore di Madre Teresa hanno in Pakistan.
Nazi Shoukat, musulmana, ha sottolineato il ruolo delle donne nelle Organizzazioni Non Governative che operano nel paese a livello sociale, come la “Sudhar Foundation”, che dà assistenza a ragazzi di strada e orfani e lavora negli ospedali.
“Le donne – ha concluso in un colloquio con Fides p. Inayat Bernard, fra gli organizzatori dell’incontro – sono una parte importante del paese, che influenza la vita dei ragazzi e sono responsabili della costruzione di una società giusta e pacifica”
(PA) (Agenzia Fides 28/11/2003 Lines: 40 Words: 387)


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